«Accerchiati dagli abusivi». Turista con la moglie incinta racconta quei momenti di paura: «Stop al racket dei parcheggiatori»

«Accerchiati dagli abusivi». La disavventura di un turista con la moglie incinta: «Stop al racket dei parcheggiatori»
SENIGALLIA  - Accerchiato dai parcheggiatori abusivi, un turista insieme alla moglie incinta, ha dovuto rinunciare al parcheggio. E’ successo in piazzale Morandi. Ha...

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SENIGALLIA  - Accerchiato dai parcheggiatori abusivi, un turista insieme alla moglie incinta, ha dovuto rinunciare al parcheggio. E’ successo in piazzale Morandi. Ha voluto denunciare quanto accaduto al sindaco Mangialardi. «Sono un turista che ha avuto la fortuna di passare qualche giorno nella vostra splendida e accogliente città – scrive riferendosi alla vacanza trascorsa in città con la moglie -. Abbiamo apprezzato la cortesia della gente, la qualità altissima del cibo e la bellezza dei luoghi anche limitrofi. Tuttavia devo denunciare un fatto grave che purtroppo è tipico di molte città italiane ma che, credo, debba essere debellato. In quest’ottica quindi deve essere letta la presente: ossia per cercare di superare questa ennesima piaga, per migliorare un contesto che ha già molto da offrire e da dare». Non vuole essere una critica la sua ma il portare a conoscenza il primo cittadino di un fatto grave su cui intervenire.


 
«Sto parlando del racket dei parcheggi di cui anche Senigallia sembra esserne affetta e di cui ne sono stato vittima – prosegue - con mia moglie, peraltro incinta». La coppia voleva andare a fare colazione sul lungomare Marconi. «Abbiamo cercato parcheggio nelle strade vicine – aggiunge - e il navigatore ci ha fatto arrivare in piazzale Morandi, dove abbiamo avuto la fortuna di trovare un posto. Ci si è avvicinato un uomo pretendendo un pagamento che, chiaramente, non era affatto dovuto. A fronte del mio iniziale rifiuto tale personaggio ha cominciato ad inveire nei nostri confronti, facendo intervenire altri. Siamo stati accerchiati. A quel punto abbiamo deciso di desistere e, non volendo sottostare al ricatto, ce ne siamo andati ritornando alla nostra residenza estiva senza peraltro aver fatto colazione. È ora di finirla di essere sotto scacco di questi soggetti che non rispettano nulla e niente. La città offre molto e confido che l’Amministrazione locale intervenga per fermare questo racket». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico