Senigallia, allarme escursioni pericolose sul Misa: la Guardia costiera sorveglia, tornano le transenne?

Senigallia, allarme escursioni pericolose sul Misa: la Guardia costiera sorveglia, tornano le transenne?
SENIGALLIA - Le escursioni abusive e pericolose dentro il Misa, per raggiungere la diga di ghiaia che si è formata, sono monitorate dal personale dell’Ufficio locale...

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SENIGALLIA - Le escursioni abusive e pericolose dentro il Misa, per raggiungere la diga di ghiaia che si è formata, sono monitorate dal personale dell’Ufficio locale marittimo. Ancora si tratta di pochi episodi ma l’attenzione è alta da parte della Guardia costiera, che sta valutando di riproporre anche le transenne in prossimità delle scalette, se sarà necessario, come è stato fatto in passato, per evitare che la gente scenda dalle banchine per camminare sulla barra di detriti portati dal fiume. 

 

Le transenne non sarebbero una soluzione risolutiva. E’, comunque, pericoloso oltre ad essere vietato. Nemmeno il consigliere comunale Gennaro Campanile ha resistito e ha raggiunto la barra ma solo a titolo dimostrativo, per riportare l’attenzione sul problema. «C’è una nuova passerella alla foce del fiume Misa ma non è stata fatta l’inaugurazione – dice ironizzando il consigliere di Amo Senigallia -, forse per pudore, da parte dell’assessore al Porto Campagnolo, l’assessore per intenderci dell’installazione delle luminarie (stelle cadenti) messe nell’alveo del fiume, senza autorizzazione e travolte dalla piena del fiume. Un muro di sassi, ghiaia, sabbia e legna alto più di quattro metri, sale dal fondale fino a pelo dell’acqua e poi si alza ancora per circa due metri, arrivando a levante a poche decine di centimetri dal bordo del molo. Una cosa così non si è mai vista. Quasi ogni giorno mezzi meccanici scorrazzano nell’arenile – dice l’assessore - e non si trovano le risorse per prendere un braccio meccanico, due camion e portare via tutto, che è pure brutto da vedere». 

L'assessore: «Competenza regionale»


L’assessore Campagnolo replica ricordando che «quell’area è di competenza regionale e dunque quando parla il signor Campanile, come sempre non sa quello che dice, ma questa non è una novità. Ovviamente non ricorda che quei problemi al canale sono iniziati dopo la costruzione del nuovo porto, guarda caso chi era in Giunta? Sempre il signor Campanile». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico