ANCONA Il presidio del viale della Vittoria a ottobre vedrà ridotto il personale di sportello a due unità e mezzo, il presidio Cup del Crass a 4 unità, mentre...
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«La situazione degli addetti agli sportelli è insostenibile – spiega la dipendente che desidera rimanere anonima - leggo spesso di carenze del personale medico e infermieristico, ma nessuno si è mai curato di prestare attenzione al settore amministrativo, nello specifico al personale dei vari sportelli Cup e anagrafe assistiti. Io lavoro da circa due anni come addetta videoterminalista presso uno degli sportelli Cup dell’area vasta 2. Sono mille volte grata di avere questo posto di lavoro, dopo anni di lavori assurdi e mal pagati. Avere un lavoro che ti garantisce uno stipendio sicuro a fine mese, ferie e malattie pagate, anche se a termine, è un privilegio. Tuttavia il mio lavoro e quello delle mie (ormai poche) colleghe è sempre più difficile. Il dirigente sta chiedendo da mesi che vengano assunte altre persone, congiuntamente con la stabilizzazione del personale amministrativo precario già in organico, ma non sta ottenendo risposte».
La situazione è critica presso il presidio del viale della Vittoria che «ad ottobre vedrà ridotto il personale di sportello a due unità e mezzo (una delle operatrici due giorni a settimana va a Falconara), il presidio Cup del Crass a 4 unità, ma si sta ventilando anche l’ipotesi della chiusura di quelli di Agugliano e Polverigi e Montemarciano. Una così drastica riduzione di personale, oltre a rendere praticamente necessaria una riduzione dei servizi, crea anche enormi problemi in caso di malattie o di ferie».
«Questa situazione è tremendamente vera - spiega Luca Talevi, segretario generale della Fp Cisl Marche – sulla carta sono previste delle assunzioni nel piano triennale 2019-21, grazie anche alle richieste sindacali e al dramma di quota 100. Dal primo agosto sono iniziati i pensionamenti per coloro che hanno presentato domanda per quota 100. Su 19mila dipendenti di tutto il sistema sanitario regionale, comprese le tre aziende ospedaliere, il 4% andrà in pensione con quota 100. A questi però vanno aggiunti gli altri pensionamenti, la legge 104, le ferie e le malattie. Come Cisl, quindi, stiamo premendo sulla Regione e sull’Asur, affinché venga accelerato il percorso di assunzione anche del personale amministrativo».
Aggiunge Talevi: «Se una persona va in pensione il primo agosto, non è possibile sostituirla a dicembre, soprattutto nei settori come gli sportelli dove veramente la situazione è drammatica. Chiediamo quindi la stabilizzazione delle persone precarie amministrative e, contestualmente, l’accelerazione dei percorsi in essere per le fasce C e D». Talevi spiega che infatti «è stato indetto un concorso pubblico per la fascia D (56 posti) e la preselezione sarà a fine settembre, ma è stato previsto con delibera di giunta anche il bando per amministrativi in fascia C, che uscirà entro metà settembre. Allo stesso tempo, per la fascia B (collocamento), è necessario accelerare le procedure con i Centri per l’impiego, in modo da sostituire subito le persone andate in pensione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico