OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SASSOFERRATO - Ha perso la vita, ieri all’alba, in un incidente stradale sulla Marecchiese, Pietro de Santis, 66 anni, nato in Umbria e residente a Sassoferrato. Ricoverato in gravissime condizioni il passeggero, un 69enne anche lui residente nella città sentinate che ora si trova all’ospedale Bufalini di Cesena. La tragedia ieri poco dopo le 7, sul rettilineo di Villa Verucchio, provincia di Rimini, in direzione di Novafeltria.
Gli accertamenti
Dai primi accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine, che hanno ricostruito la dinamica, sembra che l’autista del furgone abbia perso il controllo del mezzo, forse a causa di un malore, e sia andato ad invadere la corsia opposta dove stava arrivando un camion.
Ai vigili del fuoco, invece, il compito di estrarre il guidatore dal mezzo ormai quasi distrutto. Purtroppo, nonostante i tentativi del personale sanitario, il cuore del 66enne di Sassoferrato aveva smesso di battere. A bordo con lui c’era un’altra persona sempre di Sassoferrato, un 69enne, che ha riportato gravi lesioni: l’eliambulanza proveniente da Ravenna lo ha trasferito d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena, dopo le prime cure sul posto, dove è attualmente ricoverato in gravissime condizioni.
La salma di de Santis è a disposizione dell’autorità giudiziaria, nelle prossime ore potrebbe essere effettuato un accertamento autoptico. Poi il rientro della salma a Sassoferrato dove verrà allestita la camera ardente dall’azienda di pompe funebri diretta da Sandro Belardinelli. Le esequie si svolgeranno, quindi, a Sassoferrato. In tanti, anche dalla vicina Umbria porteranno l’ultimo saluto all’imprenditore.
Pietro De Santis era molto conosciuto nel mondo della ristorazione e dei negozi “gourmet” nelle Marche e oltre. Era nato in Umbria e si era trasferito per amore a Sassoferrato. Nel sentinate, era sopranominato “Mozzarella”. Un nome ereditato dal suo mestiere. Era stato tra i primi ad aver garantito di portare nelle cucine degli chef e dei cuochi le mozzarelle fresche. Ultimamente si era specializzato nelle varie tipe di farine. Integrale, speciali, antiche, raffinate, nel pomodoro ed ovviamente la mozzarella che prendeva a Colfiorito.
Forte di una bella gamma di prodotti di filiera marchigiana e garantita aveva esteso la sua attività all’Emilia Romagna dove riforniva un discreto parco clienti. Di carattere gentile, sempre molto disponibile, nel Dna, il mestiere del “rappresentante di una volta”, Pietro era considerato dai ristoratori un amico, consigliere e solo in seconda battuta un grossista. Lascia due figlie e i familiari chiusi in questo momento di dolore.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico