I lupi sbranano sei pecore malgrado il pastore maremmano: «Che scempio, arrivano fino alle case»

I lupi sbranano sei pecore malgrado il pastore maremmano: «Che scempio, arrivano fino alle case»
SASSOFERRATO - Torna il pericolo dei lupi nel Sassoferratese. E la strage di pecore verificatasi nelle vicinanze della frazione sentinate di Gaville lo dimostra appieno. I lupi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SASSOFERRATO - Torna il pericolo dei lupi nel Sassoferratese. E la strage di pecore verificatasi nelle vicinanze della frazione sentinate di Gaville lo dimostra appieno. I lupi hanno sbranato le sei pecore di Oliviero Gismondi, titolare dell’azienda agraria omonima, agendo con ferocia e rendendo vano l’intervento del pastore maremmano posto a guardia degli ovini.

 

Il triste episodio ha avuto luogo nel cuore della notte e protagonisti del fatto increscioso sarebbero stati almeno tre o quattro lupi che, spintisi a valle alla ricerca di cibo, hanno assalito le sei pecore, non lasciando loro scampo. Gli ovini dilaniati sono stati rinvenuti poi il mattino dopo da Gismondi in luoghi diversi, anche distanti tra di loro: una pecora nei pressi dell’abitazione, altre vicino al fiume sottostante, altre ancora in mezzo al prato. La conferma che si è trattato di un assalto da parte dei lupi è giunta pure dal veterinario, intervenuto sul posto. «Uno vero e proprio scempio – sottolinea il proprietario dell’azienda agraria – e ciò dimostra non solo la presenza di lupi nel nostro territorio, ma anche che questi animali non restano in montagna, bensì sono soliti spingersi spesso molto in basso, fino alle abitazioni». La problematica non è nuova nell’estremo entroterra anconetano, basti pensare che situazioni analoghe hanno caratterizzato in passato diverse altre località del Fabrianese, con altrettante denunce di questi brutti episodi da parte di allevatori, ma è evidente che ogni volta che accade un fatto del genere si ricomincia a parlare della pericolosità dei lupi, anche per l’incolumità delle persone. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico