SASSOFERRATO - Stremato, il padre coraggio Emilio Vincioni. Il sassoferratese vive un incubo. Sabato sera, mentre sbarcava, è stato fermato all’aeroporto di Atene e...
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Per Emilio, si prospetta un altro viaggio per far valere le sue ragioni e i suoi diritti di padre. Unico raggio di sole, in questa giornata buia, è essere riuscito a vedere la sua bimba. Ha festeggiato con lei il suo compleanno, gli ha potuto dare tutti i regali che ha comprato, quelli dei nonni e degli zii. Ha soffiato con sua figlia le 4 candeline, ma in un posto pubblico, sotto l’occhio attento dei parenti della mamma, con vicino una traduttrice. La donna che ha assunto per dialogare con gli avvocati greci che lo stanno difendendo e interloquire con il giudice. La bimba capisce solo il greco e la mamma non la lascia venire in Italia.
«Siamo arrabbiati - esplode Giorgia Isidori, il presidente di Penelope Marche, l’associazione che aiuta Emilio Vincioni in questa dura battaglia legale -. È spiazzante l’ambiguità con cui la Grecia tratta questo padre togliendoli il diritto all’affidamento e alzando in un modo sproporzionato l’importo del mantenimento. Non è ammissibile l’assenza dello Stato Italiano a fianco di un suo cittadino. Abbiamo chiesto un incontro l’anno scorso al Ministro degli affari esteri e due anni fa al Premier Giuseppe Conte, ma nessun riscontro. Ed oggi, il colmo, dopo aver fatto una pressione inaudita psicologica su Emilio, affinché si presenti in tribunale, l’udienza è stata rinviata e lo costringe per non essere latitante ad un altro viaggio della speranza». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico