Sassoferrato chiude anche i parchi. A Genga anche il sindaco colpito dal virus

Sassoferrato chiude anche i parchi. A Genga anche il sindaco colpito dal virus
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SASSOFERRATO -  Contagi in crescita nel sentinate. Ieri, la Regione contabilizzava solo su Sassoferrato 79 positivi e 264 persone in isolamento mentre a Genga sono stati registrati 8 malati, tra cui il sindaco Marco Filipponi e 46 in quarantena. Dati che non sono aggiornati con i risultati degli ultimi tamponi ma segnano un trend che giustifica pienamente la decisione dei sindaci di Sassoferrato e Genga, su indicazione dell’Ufficio Igiene e Prevenzione, di chiudere tutte le scuole del comprensorio fino al 22 febbraio incluso.

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Misure che il sindaco Greci ha rafforzato, ieri pomeriggio, con un’ulteriore ordinanza di chiusura, tra Borgo e frazioni, di tutti i parchi e giardini pubblici a Sassoferrato fino al 14 febbraio. «E ciò – spiega il sindaco sentinate Maurizio Greci – proprio per evitare assembramenti di bimbi, adolescenti e anche di nonni e genitori». Intanto, la macchina della didattica a distanza si è immediatamente messa in moto. Maestri e professori sono online per seguire le loro classi secondo la metodologia e i principi del piano della didattica digitale integrata votato il mese scorso dal consiglio d’Istituto.

Un vademecum completo degli impegni, da parte dei docenti e degli alunni, che inquadra tempi e modi. Infine, proprio affinché nessuno rimanga a margine del nuovo spazio educativo digitale, la segreteria dell’Istituto ha provveduto a consegnare notebook e tablet a quattro famiglie in difficoltà.

«La decisione dei due sindaci sicuramente mette in difficoltà molti genitori – commenta la dirigente dell’Istituto, Sara Miccione – ma tiene conto del fatto che la scuola è una grande comunità che coinvolge tante figure professionali. Dai docenti alle cooperative di educatori, dagli operatori delle mense a chi assicura i trasporti. Pertanto, direttamente o indirettamente, ogni famiglia ha un legame con la scuola e considerando che, già la scorsa settimana avevamo 4 classi in quarantena e la scuola dell’infanzia a Genga del tutto chiusa, alcuni docenti malati e alcuni che avvertivano sintomi era logico prendere la decisione di chiudere le porte e aprire i computer». Come preoccupa – e non poco – l’interscambio di lavoratori con l’Umbria con cui Sassoferrato confina. 

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Corriere Adriatico