Sassoferrato, bracconieri nel Parco: maxi sequestri e sedici denunciati

Sassoferrato, bracconieri nel Parco: maxi sequestri e sedici denunciati
SASSOFERRATO  - Avevano in casa una piccola santabarbara i bracconieri sospettati di cacciare nell’area protetta del Parco naturale Regionale della Gola della rossa e...

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SASSOFERRATO  - Avevano in casa una piccola santabarbara i bracconieri sospettati di cacciare nell’area protetta del Parco naturale Regionale della Gola della rossa e di Frasassi. Il maxi sequestro è scattato ieri in seguito ad un’indagine dei carabinieri forestali del comando di Sassoferrato. Su ordine della Procura della Repubblica, dall’alba fino a pomeriggio inoltrato, cinquanta carabinieri forestali hanno eseguito 16 perquisizioni in tutta la provincia di Ancona. A dare man forte i gruppi di Ancona, Macerata, Pesaro e anche del reparto del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Il risultato: sequestrati 7 fucili, 1 pistola calibro 357 magnum, 3.138 munizioni tra cui 518 a palla e 2629 spezzate, 14 collari gps per cani e 7 telefoni smarphone. Confiscate 2 gabbie trappola a castello per la cattura di uccelli e una collezione tassidermica composta di 12 uccelli impagliati appartenenti a specie particolarmente protette. Tutti i cacciatori di frode indagati sono residenti nella provincia di Ancona e abitano nei comuni di Senigallia, Ostra Vetere, Trecastelli (comune che dal 2014 fonde insieme Ripe, Castel Colonna e Monterado), Barbara, Castelleone di Suasa e Arcevia. Molto delicata la posizione di 7 dei 16 cacciatori di frodo a cui sono stati contestati reati di detenzione di armi e munizioni non denunciate. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico