Con il fourlard stretto al collo tenta suicidio, badante salvata dai carabinieri

Con il fourlard stretto al collo tenta suicidio, badante salvata dai carabinieri
SANTA MARIA NUOVA - Un intervento che, meglio di ogni altro, sintetizza la mission dell’Arma dei Carabinieri da 203 anni: salvare la vita alle persone. E’ esattamente...

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SANTA MARIA NUOVA - Un intervento che, meglio di ogni altro, sintetizza la mission dell’Arma dei Carabinieri da 203 anni: salvare la vita alle persone. E’ esattamente questo che hanno fatto il comandante della Stazione di Santa Maria Nuova maresciallo Carlo Di Primio e il brigadiere Giuseppe Carosella il 31 maggio. Chiamati per un’accesa lite in un’abitazione alla periferia del paese tra un anziano e la sua badante rumena di 55 anni, i militari entrati in casa non riuscivano a trovare la donna che si era nascosta. I carabinieri l’hanno trovata poco dopo nel locale caldaia, distesa a terra cianotica, esanime. Sono stati attirati dai rantoli che provenivano dal vano.


La donna si era stretta un foulard attorno al collo con un robusto nodo e aveva tentato il suicidio cercando di strozzarsi. Il maresciallo Di Primio e il brigadiere Carosella, con grande coraggio e capacità operativa, sono subito intervenuti prestandole i primi soccorsi: l’hanno liberata del cappio che le aveva provocato un’insufficienza respiratoria e l’hanno messa su un fianco, avendo cura di estrarle la lingua per prevenire occlusioni. Intanto avevano lanciato l’allarme al 118. Sul posto l’automedica e la Croce gialla, che hanno trasportato la donna al Pronto soccorso dell’ospedale Urbani dove si trova ancora ricoverata in Psichiatria. «Un intervento tempestivo ed efficace grazie al quale i nostri Carabinieri sono riusciti a salvare la vita a una donna» sono le parole di plauso del sindaco Alfredo Cesarini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico