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SANTA MARIA NUOVA «A distanza di anni dalla morte di mia madre io, mia sorella e mio padre non riusciamo a riprenderci. Fatichiamo a dormire, abbiamo attacchi di panico, prendiamo medicinali. Babbo è depresso e ha tentato di uccidersi». Era il 23 luglio 2019 quando un lutto dai contorni da chiarire ha gettato nella disperazione una famiglia intera. Padre e due figli, assistiti dall’avvocato Moreno Misiti, oggi chiedono un risarcimento per le sofferenze patite.
L’udienza
A processo per omicidio colposo in concorso sono finiti due medici del Pronto soccorso di Jesi, un 60enne e una 40enne, per le cure prestate a una 62enne di Santa Maria Nuova, invalida dal 2007 per un’emorragia cerebrale.
Carenza assistenziale
Per il pm Paolo Gubinelli, la carenza assistenziale avrebbe contribuito ad aggravare le condizioni della paziente, conducendola alla morte. Ma per la difesa, rappresentata dallo studio legale Scaloni, i medici effettuarono tutti gli accertamenti necessari e la loro condotta non fu colposa: il decesso, evidenzia l’autopsia, è stato causato da un concorso di eventi, come l’emorragia all’apparato digerente, un sanguinamento conseguente alla frattura di una vertebra e un’insufficienza respiratoria da broncopolmonite da aspirazione, in un paziente dalla salute già compromessa. Il processo riprenderà il 16 maggio.
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