Graziano, il papà operaio morto Il giorno delle lacrime e del dolore

Graziano Tiberi il giovane operaio morto in un terribile incidente stradale
SAN MARCELLO - Un silenzio di dolore e commozione avvolge oggi il piccolo paese di San Marcello, una comunità coesa e solidale con le famiglie Tiberi-Atzori per la...

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SAN MARCELLO - Un silenzio di dolore e commozione avvolge oggi il piccolo paese di San Marcello, una comunità coesa e solidale con le famiglie Tiberi-Atzori per la prematura scomparsa di Graziano, 35 anni, vittima di un terribile incidente stradale giovedì in via Serra, a 200 metri da casa. Stava rientrando, Graziano, al volante della sua Peugeot 306. Aveva appena finito il turno di lavoro alla Esinplast di Monsano e stava raggiungendo la moglie Michela Atzori e i loro due bambini a casa. Era un giovane padre pieno di gioia di vivere Graziano.

 


Aveva sposato la sua Michela cinque anni fa, poi dopo due anni di felice unione la nascita del primogenito, un maschietto bellissimo cui hanno regalato un fratellino appena domenica scorsa. Entrambi con un lavoro, un appartamentino sistemato in via Serra, nella casa dei genitori di Graziano. Una famigliola che non avrebbe dovuto temere nulla, unita dall'amore e da tante speranze per il futuro. Invece la loro gioia è stata distrutta da un destino atroce che ha strappato Graziano alla vita, ad appena tre giorni dalla nascita del suo secondo figlio.

Ora quel piccolo non ha fatto in tempo a riconoscerlo suo papà, a imprimere nella memoria i suoi occhi e il sorriso dolce. Graziano è spirato tra le braccia dei soccorritori che tentavano di rianimarlo dopo averlo estratto agonizzante dalle lamiere della sua auto. La salma è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale Carlo Urbani di Jesi, dove ieri mattina l'anatomopatologo dell'Istituto di medicina legale degli Ospedali Riuniti di Ancona ha effettuato la ricognizione cadaverica. Nel pomeriggio la salma è stata liberata e restituita ai familiari per la sepoltura.

I funerali saranno celebrati con ogni probabilità domani mattina alla chiesa parrocchiale Santissimo Rosario al centro di San Marcello. Il parroco, don Alberto Balducci, dovrà trovare parole di fede per la moglie Michela e i loro due bambini, ancora così piccoli, per la mamma Silvana e il papà Giuseppe distrutti dal dolore e per i fratelli Roberto e Massimo, i suoceri e i cugini.


Tutto il paese si stringe a questa famiglia con solidarietà e commozione. "Era un bravo ragazzo, sempre sorridente e disponibile - lo ricordano gli amici della Pro loco - lui e Michela erano tra i più attivi, quando c'era da organizzare un evento o una sagra erano sempre pronti a dare una mano e impegnarsi. Graziano poi era preciso, scrupoloso. E oggi per tutti noi è un giorno di profondo dolore".  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico