Ancona, accoltellato dal fratello: il trentenne tunisino resta in prognosi riservata

Accoltellato dal fratello: il trentenne tunisino resta in prognosi riservata
ANCONA - Resta in prognosi riservata il 30enne accoltellato dal fratello sabato mattina all’apice di una lite scoppiata in casa, in via Jesi 39. L’uomo è stato...

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ANCONA - Resta in prognosi riservata il 30enne accoltellato dal fratello sabato mattina all’apice di una lite scoppiata in casa, in via Jesi 39. L’uomo è stato operato subito dopo essere stato portato all’ospedale di Torrette per le gravi ferite riportate. Sono stati tre i fendenti più violenti: un colpo lo ha ricevuto al collo, un altro al torace e un altro ancora nella parte alta del braccio, sotto l’ascella.

 

Proprio questo fendente ha raggiunto l’arteria, facendogli perdere così tanto sangue da farlo crollare sul pavimento di casa, privo di sensi. L’aggressore, il 36enne Houssem Sfar, dopo essere stato dimesso per le piccole contusioni riportate durante il litigio è stato trasferito in una cella di Montacuto in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Dovrebbe tenersi nelle prossime ore davanti al gip. Se lo vorrà, potrà difendersi dalla pesantissima accusa di tentato omicidio aggravato. Oppure potrà scegliere la via del silenzio.

Per aggredire il fratello avrebbe utilizzato un coltello da pizza, ritrovato dalla polizia sul tetto dell’abitazione di fronte. Probabilmente, se ne voleva sbarazzare prima dell’arrivo degli investigatori. Stando a una prima ricostruzione, tutto è iniziato attorno alle 5.30, quando il 36enne sarebbe intervenuto nella lite che stava riguardando il fratello e la sua fidanzata. Proprio la donna avrebbe chiesto a Houssem di intromettersi, forse per prendere le sue difese. Da lì, è scoppiato il caos tra i due fratelli, terminato con l’accoltellamento. 

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Corriere Adriatico