Ancona, saccheggia un’auto e poi si dà alla fuga. Rincorsa e acciuffata da un pompiere

Ancona, saccheggia un’auto e poi si dà alla fuga. Rincorsa e acciuffata da un pompiere
ANCONA Ha svestito la divisa da vigile del fuoco e ha indossato i panni del detective, quando ha notato la ragazza che armeggiava accanto a un’auto in sosta. È sceso...

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ANCONA Ha svestito la divisa da vigile del fuoco e ha indossato i panni del detective, quando ha notato la ragazza che armeggiava accanto a un’auto in sosta. È sceso dal mezzo di servizio, l’ha rincorsa ed è riuscito ad acciuffarla, trattenendola in attesa dell’arrivo della polizia. È stata arrestata in flagrante per furto aggravato una 25enne osimana che, però, ieri in tribunale, durante la direttissima, assistita dall’avvocata Nicoletta Cardinali, ha negato ogni accusa, lasciando intendere che forse c’è stato uno scambio di persona.

 

Ma gli investigatori e soprattutto il pompiere-007 sono convintissimi che a saccheggiare l’auto parcheggiata in via Giordano Bruno, giovedì sera, sia stata lei. E certo non gioca a suo favore un precedente specifico che risale all’anno scorso, un furto con scasso all’interno di un’auto, per il quale il giudizio è ancora pendente. Secondo la ricostruzione della polizia, la giovane attorno alle 23,30 è stata notata da un vigile del fuoco che si trovava al Piano per un servizio ed era a bordo del proprio mezzo. Nel buio, ha notato la 25enne che armeggiava con fare sospetto accanto a un’auto. A quel punto è sceso per avvicinarsi, ma lei è scappata. Nella corsa, sempre secondo l’accusa, avrebbe gettato a terra una borsa in cui era contenuta la refurtiva: un paio di occhiali da sole con tanto di custodia, un caricabatterie e un bancomat. La sua fuga è stata interrotta dal vigile del fuoco che poi ha dato l’allarme al numero unico d’emergenza 112. Al Piano sono sopraggiunti gli agenti delle Volanti che hanno provveduto ad arrestare la ragazza. Che, però, nella direttissima di ieri ha rigettato le accuse, sostenendo di non aver commesso lei il furto. Il giudice l’ha comunque rimessa in libertà, applicando la sola misura cautelare dell’obbligo di firma, in attesa del processo fissato per il 12 gennaio 2023.

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Corriere Adriatico