«Risse, alcol e rapine»: pugno duro del questore, chiuso un locale a Staffolo

«Risse, alcol e rapine»: pugno duro del questore, chiuso un locale a Staffolo
STAFFOLO - Maxi risse e pestaggi, consumo di alcol e droga, situazioni borderline nelle feste musicali del venerdì. Adesso il Questore di Ancona Cesare Capocasa dice...

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STAFFOLO - Maxi risse e pestaggi, consumo di alcol e droga, situazioni borderline nelle feste musicali del venerdì. Adesso il Questore di Ancona Cesare Capocasa dice basta e ordina la chiusura del “Kiosco Europa” di viale Europa, dove venerdì pomeriggio sono stati apposti i sigilli. Stop per 15 giorni.

 

Già da luglio avevamo raccontato, su queste colonne, episodi di minorenni aggrediti, rapinati e picchiati da gang. Già la cooperativa che gestisce il locale aveva sospeso l’attività per una serata, per organizzarsi meglio affinché quegli episodi non si ripetessero. Invece è successo di nuovo. E stavolta, proprio mentre il “Kiosco” e i suoi avventori erano sorvegliati speciali di Polizia e Carabinieri. Venerdì pomeriggio il personale della Polizia amministrativa della Questura, insieme alla polizia e ai carabinieri di Jesi, hanno notificato al titolare del locale un provvedimento del questore Capocasa con cui si ordina la chiusura dell’esercizio per 15 giorni, con contestuale sospensione dell’efficacia della “Scia” (Segnalazione certificata di inizio attività) di pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e di qualsiasi altra connessa autorizzazione amministrativa.

La proposta

Lo scorso 18 agosto erano stati i Carabinieri di Jesi a inviare alla Divisione di Polizia Amministrativa una proposta di sospensione della licenza in cui sottolineava come fossero stati effettuati molteplici servizi di controllo in occasione di eventi pubblicizzati dal locale, nel corso dei quali erano emerse situazioni anomale. I militari avevano riscontrato la presenza di decine di giovani, soprattutto minorenni, che stazionavano nel locale e nelle aree pertinenti facendo uso di sostanze stupefacenti (per cui erano state elevate sanzioni amministrative e segnalazioni alla Prefettura). Sono stati rinvenuti piccoli quantitativi di hashish, confezionati in involucri di cellophane che, alla vista delle forze dell’ordine, i detentori gettavano a terra. I militari dell’Arma avevano anche identificato alcuni ragazzi risultati gravati da precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.

La denuncia

Il 16 agosto, il personale del Commissariato di Jesi ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un cittadino tunisino di 18 anni (già noto per reati contro il patrimonio) per aver strappato una collanina d’oro ad un coetaneo proprio mentre si trovava nel locale. La vittima della rapina aveva imbastito una colluttazione con l’aggressore per recuperare l’oggetto, ma aveva riportato un trauma cranico facciale da percosse con prognosi di 15 giorni. «In questo periodo – fa sapere la Questura dando voce al nostro lavoro - anche la stampa locale ha riportato il forte allarme sociale suscitato dai fenomeni criminali connessi alla presenza di giovani che si assembrano nel locale, in quanto ormai trasformato in un ritrovo e bivacco di soggetti che, approfittando della “movida” del venerdì, sono dediti al consumo smodato di alcol e di sostanze stupefacenti, nonché a commettere gravi reati che mettono in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica».

 

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Corriere Adriatico