ANCONA - Completamente nudo e con l'anticoncezionale ancora addosso ha cercato di rubare da alcune auto in sosta a Lido di...
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di Dante, sul litorale ravennate. E quando un paio di proprietari gli si sono parati davanti, è salito sulla sua auto per poi ripartire a tutto gas ferendo di striscio un uomo. Quella che era stata inquadrata all'inizio come rapina impropria con lesioni per un 43enne della provincia di Ancona si è poi trasformata in un tentato omicidio. È il reato contestato dalla Procura di Ravenna dopo avere esaminato le carte dell'Arma.
L'uomo deve rispondere anche di atti osceni, danneggiamenti e possesso ingiustificato di strumenti da scasso. Ovvero un estintore che aveva preso da una vicina centrale elettrica proprio per riuscire a sfondare i finestrini delle vetture. La vicenda risale alla notte del 21 maggio scorso quando alcune persone, durante una cena conviviale in un capanno, hanno sentito il rumore di vetri infranti e sono usciti in strada. Qui hanno trovato l'uomo nudo, capendo poco dopo cosa fosse accaduto. In due gli si sono allora parati davanti per impedirgli, invano, di ripartire di scatto.
Poco dopo l'uomo è stato di nuovo bloccato, ma ha cercato la fuga gettandosi in un vicino fiume. Gli stessi che lo avevano inseguito, lo hanno allora dovuto salvare per poi lasciarlo ai carabinieri della vicina Lido Adriano. Nei giorni scorsi, prima della convalida, gli è stato contestato il nuovo più pesante reato. Ora si trova ai domiciliari ad Ancona. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico