Falconara, tenta tre rapine in una sera: «Voglio la birra». Condannato il terrore dei Kebab

Falconara, tenta tre rapine in una sera: «Voglio la birra». Condannato il terrore dei Kebab
ANCONA - Una rapina andata a segno e due fallite nell’arco di una sola serata: condannato il terrore dei Kebab. È di due anni e otto mesi la pena inflitta ieri...

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ANCONA - Una rapina andata a segno e due fallite nell’arco di una sola serata: condannato il terrore dei Kebab. È di due anni e otto mesi la pena inflitta ieri mattina dal gup Francesca De Palma al 23enne tunisino arrestato lo scorso primo novembre dai carabinieri della Tenenza di Falconara dopo aver assaltato tre fast food perché voleva bere birra. Si procedeva con l’abbreviato.

 

«Chiedo scusa per quanto accaduto» ha detto il 23enne in aula, residente a Chiaravalle e difeso dall’avvocato Emanuele Senesi. 

I fatti


Quella notte aveva agito sotto l’effetto dell’ebbrezza alcolica. In un primo momento aveva agito in un Kebab di via Flaminia. Aveva in mano una bottiglia di vetro con cui ha iniziato a minacciare il titolare, tentando di rubare delle birre. «Dammi da bere, sennò faccio casino», aveva detto il tunisino, sbattendo ripetutamente una bottiglia vuota contro la vetrina. Aveva aggredito poi il titolare del fast food. Quest’ultimo era riuscito a mettere in fuga il rapinatore, andato via a mani vuote. 

Nel negozio di alimentari


Non pago del caos che aveva già creato nel locale, il giovane si era presentato in un negozio di alimentari, sempre sulla Flaminia e sempre con lo scopo di procurarsi bottiglie di alcolici: qui aveva colpito con un pugno al volto il titolare, pakistano, impossessandosi di una birra. Il commerciante era stato portato all’ospedale e dimesso con la prognosi di venti giorni. Il 23enne tunisino si era poi spostato in un altro Kebab, in via Marsala, anche questo gestito da un pakistano: qui aveva minacciato di incendiare il locale se non avesse ricevuto una bottiglia di birra. Proprio durante il terzo episodio, a porre fine alla bagarre e al disordine creato da parte del malintenzionato erano stati i carabinieri della Tenenza di Falconara. I militari avevano arrestato il tunisino per portarlo a Montacuto. Attualmente, sul 23enne pende l’obbligo di dimora a Chiaravalle e di firma alla polizia giudiziaria.

 

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Corriere Adriatico