Rapina al Tigre, un arresto Catturato il palo, caccia al complice

Rapina al Tigre, un arresto Catturato il palo, caccia al complice
MONTEMARCIANO - Rapina al supermercato “Tigre Amico” di Marina, i carabinieri con un’indagine lampo sono riusciti a risalire a uno dei due rapinatori, il palo,...

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MONTEMARCIANO - Rapina al supermercato “Tigre Amico” di Marina, i carabinieri con un’indagine lampo sono riusciti a risalire a uno dei due rapinatori, il palo, ed arrestarlo con l’accusa di rapina aggravata in concorso. Ora si trova rinchiuso al carcere di Montacuto. I carabinieri della Stazione di Montemarciano, coordinati dal comandante, hanno dapprima acquisito le telecamere del supermercato, poi confrontato le testimonianze delle vittime.


 

I filmati mostravano un uomo a volto coperto dal cappuccio della felpa e da uno scalda-collo tirato su fino a coprire naso e bocca, entrato verso le 11,15 di martedì nel supermercato di via Grazia Deledda, che prendendo alle spalle la cassiera e immobilizzandola con un coltello puntato alla gola, si impossessava del cassettino del registratore di cassa. Il bandito ha consumato la rapina sotto gli occhi terrorizzati di almeno una quindicina di clienti, poi è scappato con un bottino di 900 euro. All’esterno c’era il complice ad attenderlo. Entrambi si sono dati alla fuga a bordo di una utilitaria bianca, condotta dal “palo”. Una rapina bruciata in pochi minuti, così come pochissimo è durata la fuga di almeno uno dei rapinatori, intercettato dai carabinieri di Montemarciano e della Compagnia di Senigallia dopo poche ore. Si tratta di un 39enne di origini campane, incensurato, domiciliato a Jesi dove convive con la compagna, localizzato nei pressi del centro commerciale Il Torrione di via Castelfidardo.

Quell’uomo, che stazionava all’esterno del “Tigre” in quei minuti fatidici della rapina, era stato notato da un testimone che lo ha riferito ai militari, consentendo loro di indirizzare le ricerche. Verso le 13 infatti i militari lo hanno rintracciato a Jesi. Nelle vicinanze, è stata anche localizzata l’utilitaria usata per la rapina, una Hyundai i20 bianca usata per la fuga e che ora si trova sotto sequestro. Quando i carabinieri lo hanno fermato, il rapinatore indossava ancora gli stessi abiti ripresi dalle telecamere del supermercato.


Trasferito nella caserma di via De Gasperi a Montemarciano per espletare le formalità del caso, il 39enne è stato arrestato con l’accusa di rapina aggravata in concorso e rinchiuso al carcere di Montacuto a disposizione della Procura di Ancona. Ora è caccia al secondo bandito, quello che ha impugnato il coltello e non ha esitato a puntarlo contro la cassiera, una ragazza appena ventenne ancora terrorizzata. Le indagini continuano per giungere all’identificazione del secondo rapinatore. Che i due banditi del “Tigre” possano essere anche responsabili della rapina consumata con le stesse modalità il 16 febbraio ai danni del “Sì con Te” di via don Pino Puglisi?  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico