Luciano Mariotti a giudizio dopo il crac Ancona Motors

Luciano Mariotti a giudizio dopo il crac Ancona Motors
ANCONA - Oltre ai soldi di una transazione andata a buon fine, avrebbero incassato anche 3.500 euro di parcella spettanti all'avvocato. E' l'accusa contestata a...

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ANCONA - Oltre ai soldi di una transazione andata a buon fine, avrebbero incassato anche 3.500 euro di parcella spettanti all'avvocato. E' l'accusa contestata a Luciano Mariotti, 89 anni, ex patron della Mariotti srl, alla moglie Diva Tebaldi, 85 anni, e al figlio Filippo, 60 anni, davanti al giudice monocratico di Ancona Paolo Giombetti. I tre erano stati condannati per bancarotta nel gennaio 2013 dopo il crac da 38 milioni di euro della società ex concessionaria in esclusiva della Mercedes sentenziato nel 2006. Nell'attuale processo invece devono rispondere di appropriazione indebita. A chiamarli in causa per la presunta sottrazione della parcella è il legale leccese Augusto Loffreda. I fatti risalgono al 2009 quando era stata completata una transazione che aveva visto Loffreda agire come libero professionista e i tre imputati come liquidatori della ditta Ancona Motors srl. Banca Marche versò l'importo della transazione, comprendente anche le spese legali, ai tre imputati che non avrebbero poi liquidato l'avvocato pugliese. Ora Loffreda si è costituito parte. Gli imputati respingono le accuse e cercheranno di dimostrare in aula la loro estraneità ai fatti. Ieri il giudizio è però slittato al 17 giugno.
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Corriere Adriatico