ANCONA - Trova l'ex fidanzato che dorme sul divano dopo essere entrato da una finestra lasciata mezza aperta utilizzando una scala. È solo uno degli episodi molesti...
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L'uomo, 43 anni, secondo l'accusa non accettava la fine della relazione e avrebbe tormentato la donna con sms, telefonate ma anche penetrando in casa di lei in piena notte. I fatti risalgono al periodo compreso tra aprile e agosto del 2015 quando le liti violente tra i due sarebbero state frequenti. La difesa, rappresentata dall'avv. Marco Torelli, sostiene che non vi fu alcuna condotta persecutoria e che, in realtà, la relazione della coppia era tormentata. Insomma, afferma la difesa, al momento dei fatti i due stavano ancora insieme in un continuo “tira e molla” ma litigavano spesso e in maniera violenta. Secondo la difesa si sarebbero poi lasciati definitivamente solo verso novembre: all'imputato il Gip impose l'obbligo di non avvicinarsi alla ex, un provvedimento poi revocato dal giudice. Secondo la parte civile (l'avvocato Alessandro Sorana) invece, la 47enne sarebbe stata oggetto di aggressioni e condotte persecutorie fino alla violazione del domicilio. Il processo proseguirà a ottobre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico