OSTRA - C’è da quasi centovent’anni, è per Ostra un punto di riferimento e un sito identitario e si accinge ad assumere, con merito, la qualifica...
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A lui si affiancò il fratello Settimio (1881 - 1956), che in seguito si mise in proprio e aprì ai primi del novecento un’osteria tutta sua in Via Gramsci. È appunto questa l’attività che diverrà poi emblematica di una stirpe di ristoratori che entra a pieno titolo nella storia della città; una trattoria/albergo che si sposterà e si amplierà (con un ulteriore immobile acquisito nel 1922) restando però sempre in via Gramsci. Il figlio di Settimio, Umberto, insieme alla moglie Onorina (Fosca) Monticelli subentrò, annota Giancarlo Barchiesi, al padre. Nel 1976 la conduzione del locale è poi transitata ad Adoraldo Rossini, gastronomo, autore tra l’altro della monografia “In pasta. Primi piatti secondo la tradizione Ostrana”, uscita nel 2008. Rossini gestì la storica trattoria tutelandone e valorizzandone l’eredità per dedicarsi poi, dal 1982, alla produzione di pasta fresca e cedere il locale al gestore attuale, Sandrino Monnati. Monnati continua a gestirlo nel solco della tradizione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico