Corsa contro il tempo a Portonovo, c’è subito da (ri)sistemare la spiaggia dopo il ripascimento beffa

Corsa contro il tempo a Portonovo, c’è subito da (ri)sistemare la spiaggia dopo il ripascimento beffa
ANCONA - Tiene banco, soprattutto lungo la spiaggia libera Ramona, l’esito del ripascimento di qualche giorno fa. Un intervento che, se da un lato ha allargato la spiaggia -...

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ANCONA - Tiene banco, soprattutto lungo la spiaggia libera Ramona, l’esito del ripascimento di qualche giorno fa. Un intervento che, se da un lato ha allargato la spiaggia - peraltro subito ridotta dalle mareggiate - dall’altro ha creato una situazione complicata per scendere in acqua. Il mare mosso ha infatti creato un paio di gradoni e reso problematico, soprattutto per bambini ed anziani, l’accesso. In tanti, ieri mattina, si lamentavano di questa situazione, sperando in un intervento tempestivo per eliminarli.

 

L’ironia amara


C’è stato anche chi, scherzando, ha proposto di portare una scala per entrare in mare in sicurezza. E diversi hanno detto di rimpiangere la spiaggia di una settimana fa, quando i bambini potevano giocare in riva al mare senza pericolo di cadere. Ma questa è un’altra storia. Il ripascimento è stata un’operazione finanziata dalla Regione (125.000 il contributo) per cercare di arginare l’erosione del mare che continua ad avanzare togliendo spazio ad arenili che già non sono ampi per la loro conformazione. Operazione decisa da tempo, anche se effettuata solo ad inizio agosto e con le previsioni del tempo che avvertivano di una imminente mareggiata. In ogni caso, a questo punto, è quanto mai necessario provvedere ad un livellamento della spiaggia, che deve farsi trovare al meglio per il clou della stagione. Ma intanto, il ripascimento-beffa ha riaperto il dibattito sulle modalità per combattere l’erosione. C’è chi propone l’adozione di scogliere soffolte in grado di smorzare la forza del mare e favorire la riproduzione della fauna marina, e chi torna a parlare degli arretramenti delle strutture, ipotesi in circolazione oramai da decenni e mai attuata.

Arretramento stabilimenti

«Arretramento degli stabilimenti? Sarebbe una soluzione auspicabile – afferma Riccardo Picciafuoco, presidente facente funzione del Parco del Conero-. I ripascimenti sono soluzioni temporanee e prevedono un dispendio continuo di risorse pubbliche, oltre che essere invasivi su un fragile ecosistema». Mentre l’arretramento, secondo Picciafuoco, «è possibile se sostenibile e condiviso dal punto di vista ambientale ed economico. Gli stessi operatori avevano condiviso questa situazione adottata dal piano particolareggiato del 2011, poi ripreso dal piano del Parco adottato dalla giunta Gramillano ma non concluso dalla prima giunta Mancinelli». L’auspicio, conclude il presidente del Parco, «è che tutti gli attori interessati aprano un tavolo e ragionare per contribuire a risolvere insieme e definitivamente una questione annosa». Ieri intanto nella baia, complice il meteo incerto, è saltato il banco di prova sugli ultimi interventi in fatto di mobilità e sosta. Infatti i due parcheggi a valle si sono esauriti solo dopo le 10 mentre quelli a monte non hanno mai raggiunto il tutto esaurito ed il terzo parcheggio, seppure aperto, non ha visto auto in sosta. In queste condizioni difficile determinare l’efficacia della nuova navetta, La linea dei borghi, entrata in funzione proprio venerdì scorso, prima del maltempo. 
 

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Corriere Adriatico