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FABRIANO - Il questore di Ancona Cesare Capocasa colpisce con un Daspo urbano un residente in città.
Il fatto si è verificato alcuni giorni fa dopo numerose segnalazioni alle sale operative del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fabriano e della Polizia Locale, su un uomo che si aggirava nei pressi ed all’interno di un noto centro commerciale cittadino con una pistola il cui calcio fuoriusciva da sotto il giaccone indossato.
Le segnalazioni
Le segnalazioni ingeneravano nei numerosi clienti del centro commerciale, che lì si ritrovano numerosi durante i pomeriggi dei fine settimana, allarme ed inquietudine.
Pistola giocattolo
Dopo averlo avvicinato, con la necessaria cautela ed adottando ogni misura di sicurezza necessaria alla tutela dei cittadini presenti, prendevano contezza della presenza dell’arma, inserita nella cintola dei pantaloni. Immediatamente tolta dalla disponibilità dell’uomo verificavano, quindi, che si trattasse di una arma giocattolo di accurate fattezze e capace di essere naturalmente scambiata per una pistola vera. Durante le successive operazioni di identificazione, l’uomo, un comunitario 52enne, da anni residente a Fabriano, disoccupato, con qualche piccolo pregresso nei confronti della giustizia, si lasciava andare ad offese e pesanti minacce nei confronti degli Agenti di Polizia Locale. Sui motivi della detenzione “manifesta” della pistola, l’uomo non si esprimeva. Al termine della attività gli agenti lo segnalavano alla Autorità Giudiziaria per i reati di procurato allarme, oltraggio e minaccia a Pubblico Ufficiale.
Cosa rischia?
Il fatto veniva, quindi, ripreso dai poliziotti del Commissariato fabrianese che lo proponevano alla Divisione Anticrimine della Questura di Ancona per l’adozione di una idonea misura di prevenzione.
Questa veniva individuata nel DACUR, spesso chiamato “daspo urbano”, il quale, dopo la firma del Questore di Ancona Cesare Capocasa (Autorità di Pubblica Sicurezza alla quale la legge riconosce il potere di valutazioni di pericolosità finalizzate alla adozione delle misure di prevenzione) veniva notificato al 52enne.
In ragione del provvedimento adottato, questi, oltre alla denuncia giudiziaria, non potrà accedere al centro commerciale né stazionare nelle sue immediate vicinanze per un anno: la violazione del dispositivo comporterà una pena detentiva da 1 a 3 anni oltre ad una sanzione pecuniaria da 10mila a 40 mila euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico