Il sindaco di Maiolati Spontini racconta il re anconetano dello stocco

Paolo Peverieri ritira il Ciriachino di Ancona dall'allora sindaco Fabio Sturani
ANCONA - Oggi alle 15 l'addio a Paolo Peverieri nella chiesa di San Francesco alle Scale. Il vicesindaco di Maiolati Spontini Giancarlo Carbini, nipote acquisito, ricostruisce...

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ANCONA - Oggi alle 15 l'addio a Paolo Peverieri nella chiesa di San Francesco alle Scale. Il vicesindaco di Maiolati Spontini Giancarlo Carbini, nipote acquisito, ricostruisce la storia del re dello stoccafisso. In comune con il famoso ristoratore, morto lunedì a 83 anni dopo una lunga malattia, le origini a Montecarotto e una parentela ravvicinata. "Un grande dello stoccafisso - ricorda Carbini -. Premiato da Sturani con il Ciriachino d’argento. Con la moglie Olivia Carbini sorella di mio padre, il fratello Gino e la cognata Davina sono assurti a uno straordinario livello di qualità diventando un punto di riferimento per i buongustai di tutta la provincia".


La storia inizia il primo gennaio del 1955 quando Paolo Peverieri e Olivia Carbini - lui un po' più giovane di lei - convolano a nozze. Quindi, poco dopo la nascita della figlia Nadia, il trasferimento ad Ancona. Qui, in via Gramsci 1/B, aprono e gestiscono per anni una cantina poi trasformata in trattoria. Tovaglie a quadretti e profumi di buona cucina.



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