Ancona piange Mario Perucci: giudice dei bambini e della natura

Ancona piange Mario Perucci: giudice dei bambini e della natura
ANCONA - Si è spento serenamente, domenica sera, nella casa del quartiere Adriatico, Mario Perucci. Per molti anni presidente del Tribunale per i Minorenni delle Marche, ad...

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ANCONA - Si è spento serenamente, domenica sera, nella casa del quartiere Adriatico, Mario Perucci. Per molti anni presidente del Tribunale per i Minorenni delle Marche, ad Ancona, avrebbe compiuto 98 anni.

 

Era nato nel 1924 a Treia, da cui la famiglia si era trasferita a Milano. Figlio di Ugo Perucci, l’insegnante che nel 1915 aveva fondato la prima associazione scout italiana, aveva studiato Giurisprudenza all’Università di Macerata, durante lo sfollamento della famiglia nelle Marche. Entrato molto giovane in magistratura, giudice istruttore a Milano, Perucci aveva poi scelto di lavorare alla Pretura di Matelica, per poi stabilirsi ad Ancona, dove aveva conosciuto la moglie, Marissa Collesi, docente di Francese, che aveva sposato nel 1961.
Nel corso della lunga esperienza in Pretura, si era occupato assiduamente di problemi legati alla difesa dell’ambiente: sull’onda di una crescente sensibilità al tema, aveva contribuito alla chiusura delle cave sul Monte Cònero e agli sgomberi delle strutture abusive nella baia di Portonovo.

Il ricordo

«Si è sempre fatto carico – ricorda il figlio Gabriele, titolare di uno studio di ingegneria a Milano - dei problemi legati alla tutela della natura in questa regione». Animato da sincera attenzione ai temi sociali, aveva poi scelto di passare al Tribunale dei Minorenni. Fece scalpore, nel dicembre del 1988, la condanna, sofferta, di Diane Beyer, per concorso nell’omicidio di Annarita Curina, assieme a Pippo De Cristofaro. Impegnato con passione nella gestione delle adozioni di bambini orfani, in particolare dall’est europeo, nel 1994 aveva pubblicato un testo fondamentale, “Bambini e adolescenti di fronte alla legge” (Ed. Nuove Ricerche, Ancona).
In pensione da parecchi anni, lo si poteva incontrare sovente a passeggio per il Viale della Vittoria, da solo e con la moglie Marissa, gentile e riservatissimo. Accanto alla amatissima moglie Marissa, gli daranno l’ultimo saluto, domani alle 16 alla chiesa del Sacro Cuore, i figli Stefano e Gabriele, con i nipoti Maria, appena laureata in Medicina, e Filippo.


 

 

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Corriere Adriatico