SENIGALLIA - Sempre alta la guardia nel settore della prevenzione e repressione delle attività illecite connesse allo spaccio di droga. Ieri sera, un uomo è stato...
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I militari del Nucleo Operativo, in abiti borghesi, si sono appostati sotto casa dell’uomo nella zona di via Capanna a Senigallia. Intorno alle 19:30 il 45enne è rientrato in casa con il cane al guinzaglio. L’uomo è stato immediatamente bloccato e controllato. Addosso i Carabinieri non gli hanno trovato nulla, allora hanno perquisito la sua abitazione al secondo piano. Il 45enne appena giunto in casa ha consegnato spontaneamente due vasetti di vetro prelavati da una mensola nel ripostiglio. Uno conteneva un involucro di cellophane che avvolgeva un mezzo panetto di sostanza resinosa di colore marrone e due piccoli pezzetti della medesima specie. Nell’altro vasetto era presente un piccolo involucro confezionato con cellophane termosaldato con all’interno polvere bianca.
Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti piccoli quantitativi di hashish e marijuana, e tre bilancini elettronici di precisione lasciati sopra un mobile in soggiorno, mentre in un altro mobile, collocato sul balcone, è stata recuperata una bustina con infiorescenze di marijuana.
Il 45enne è stato condotto in caserma dove è stata eseguita la pesatura e la campionatura della sostanza che, sottoposta al drug test, è risultata essere 60 grammi di “hashish”, 9 grammi di “marijuana” e circa “1 grammo di “cocaina”.
L’uomo è stato dichiarato in arresto. Dopo le formalità di rito, su disposizione del PM è stato sottoposto agli arresti domiciliari. La sostanza stupefacente rinvenuta ed i bilancini elettronici presenti in casa sono stati sottoposti a sequestro insieme al telefonino cellulare dell’arrestato per verificare attraverso l’individuazione degli acquirenti il giro d’affari dell’attività illecita.
Questa mattina, il Tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto ed in attesa del processo fissato il prossimo 10 settembre, ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico