OSTRA VETERE - Si sente male a cena, la mamma gli suggerisce di farsi visitare dalla guardia medica. Michelangelo torna e un malore lo fa stramazzare a terra tra la gente. Enorme...
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Il solito tran tran, un po’ di giochi con il cane, poi a cena con la madre. Con lei è tornato a lamentarsi dei fastidi alla spalla. «Avrai preso un po’ di freddo, sarà influenza. Vai a farti vedere dalla guardia medica». Ha seguito il consiglio della madre, dopo mangiato si è incamminato verso il presidio medico di Ostra Vetere, nello stabile dell’ex ospedale. Al rientro, era in strada quando si è sentito male ed è caduto a terra. Alcuni passanti atterriti lo hanno visto agonizzante, respirava a fatica. Hanno chiamato i soccorsi. Sono arrivati guardia medica e ambulanza. Ma tutti i tentativi di rianimarlo, proseguiti anche in ospedale, sono risultati inutili. Come può un uomo così giovane, con un passato da sportivo, morire in questo modo? Una risposta potrà arrivare dall’autopsia, che si svolgerà in ospedale per verificare le cause del decesso.
Una fine certo inaspettata e dolorosa, che strappa al piccolo centro dell’hinterland uno dei suoi giovani migliori. Michelangelo Mariani era molto noto a Ostra Vetere; figlio di Manlio e Rita Aquili (la mamma aveva ricoperto l’incarico di assessore all’Urbanistica ed anche di assessore alla Cultura all’epoca della prima giunta presieduta da Massimo Bello), Michelangelo aveva due fratelli, uno è il dottor Matteo Mariani, manager di livello internazionale, segretario generale della Camera di Commercio Italo-Ceca con sede a Praga, e nipote del dottor Benito Aquili, ortopedico senigalliese anch’egli scomparso immaturamente nel 2016.
Michelangelo, che è stato anche docente dei corsi Unitre, era dipendente della Subissati srl, azienda leader a livello internazionale nel campo delle costruzioni in legno, impegnata a lungo nelle attività ricostruttive del post-sisma: una delle sue realizzazioni, la scuola dell’infanzia Turci di Aquasanta Terme, era stata di recente visitata anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Michelangelo aveva una molteplicità di interessi, a partire dalla passione per il recupero conservativo del legno e dei mobili, nel cui ambito aveva acquisito conoscenze considerevoli essendosi, tra l’altro, formato in un corso di restauro e recupero conservativo finanziato dalla comunità europea, con risultati eccellenti.
Alcuni dei suoi lavori erano stati al centro di una mostra allestita dal Comune di Ostra Vetere, alla quale aveva partecipato con il collega di corso Mario Zanchini. «Avevo concorso alla promozione di quella rassegna -ricorda l’ex sindaco Massimo Bello- ed ho un ricordo struggente di questo ragazzo pieno di speranze. Sono fuori regione, mi hanno avvertito per messaggio. Non ci volevo credere, e sono vicino ai familiari con tutto il mio affetto». Michelangelo Mariani non aveva voluto tenere per sé le sue conoscenze: aveva scelto invece, come si diceva poc’anzi, di condividerle con competenza e generosità nell’impegno come docente di restauro nei corsi promossi a Ostra Vetere dall’Unitre e più volte inseriti nel percorso accademico del sodalizio: un’opzione esemplare, che gli aveva guadagnato la stima di tanti concittadini. Michelangelo lascia la compagna, Giusi, consigliere comunale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico