Assegno bluff per pagare un escavatore: coppia beffata, banda di truffatori presa

Assegno bluff per pagare un escavatore: coppia beffata, banda di truffatori presa
OSTRA  - Denunciati dai carabinieri cinque uomini per concorso in truffa. Avevano comprato un escavatore pagandolo con un assegno falso da 10mila euro. Si tratta di cinque...

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OSTRA  - Denunciati dai carabinieri cinque uomini per concorso in truffa. Avevano comprato un escavatore pagandolo con un assegno falso da 10mila euro. Si tratta di cinque uomini di età compresa tra i 22 e i 43 anni, tutti residenti in provincia di Foggia. Le indagini sono scaturite dalla denuncia di una coppia di Ostra, che si era rivolta alla caserma del comune di residenza per riferire quanto accaduto.

 

I due avevano messo su internet un annuncio relativo alla vendita di un escavatore. La coppia è stata poi contattata da un presunto acquirente con il quale ha concordato la vendita al prezzo di 10mile euro dell’articolo.


Il tranello
L’acquirente si è presentato ad Ostra per ritirare l’escavatore e ha lasciato alla coppia un assegno da 10mila euro, come pattuito. Poiché lo scambio è avvenuto in un giorno in cui gli istituti bancari erano chiusi le vittime non hanno avuto modo di verificare subito se fosse coperto. Si sono quindi fidate ma, appena sono andate a verificare l’assegno, solo successivamente, si sono accorte tardi che era falso. Le indagini dei carabinieri della stazione di Ostra, subito avviate non appena sporta la denuncia, hanno consentito di individuare il gruppo criminale responsabile della truffa, che aveva già messo a segno vari colpi sul territorio nazionale, utilizzando sempre documenti bancari falsi. Tutti e cinque sono stati quindi denunciati. 


La raccomandazione 


Il capitano Francesca Romana Ruberto, comandante della Compagnia di Senigallia, di cui la stazione di Ostra fa parte, prendendo spunto dall’accaduto raccomanda a tutti i cittadini di effettuare ogni operazione di vendita durante i giorni feriali, in orario di apertura degli istituti di credito, in modo tale da poter verificare subito ogni documento bancario fornito. Nel caso di Ostra il finto acquirente aveva insistito per un giorno festivo in cui era libero e poteva raggiungere più facilmente il comune marchigiano dalla provincia di Foggia, dove risiede. Poteva sembrare plausibile che durante la settimana dovesse lavorare ma, come raccomandato dai militari, è meglio poter verificare sempre perché, trattandosi di sconosciuti, potrebbero utilizzare delle scuse come di fatto è poi accaduto. 


Le truffe online si confermano in costante aumento grazie proprio all’abilità di chi sta dietro ad un computer e riesce, tra vari escamotage, a raggirare il proprio interlocutore. I truffatori telematici, però, lasciano dietro di sé delle tracce che finora hanno permesso ai carabinieri, grazie ad una certosina attività investigativa, di risalire sempre alle loro identità assicurandoli alla giustizia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico