OSTRA - È passata anche per il suo santuario della Madonna della Rosa ieri, ad Ostra, prima della tumulazione nel cimitero cittadino, la salma di don Filippo...
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Quello di don Filippo è stato un lungo ministero, interamente a servizio di più comunità della diocesi. Il sacerdote aveva svolto la sua opera pastorale in diverse località del senigalliese, con incarichi di grande impegno: rettore del santuario della Madonna della Rosa ad Ostra sua terra d’origine, poi -per lunghi anni- arciprete parroco della Collegiata di San Medardo ad Arcevia.
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Un sacerdote che sapeva porgersi con grande umanità, con discrezione, attivo e disponibile. Da giovane prete aveva prestato servizio come cappellano anche ad Ostra Vetere. Nel periodo conclusivo del suo ministero, ormai avanti negli anni e chiuso l’incarico alla guida della chiesa arceviese, si era reso disponibile per svolgere un apprezzato servizio a Corinaldo come cappellano dell’ospedale, della Casa di Riposo e della Rsa, strutture nelle quali aveva poi operato per ulteriori dodici anni prima di ritirarsi presso l’Opera Pia Mastai di Senigallia. Mons. Umberto Gasparini, attuale arciprete della basilica di Santa Croce ad Ostra, ricorda con affetto e gratitudine il servizio di don Filippo al santuario della Madonna della Rosa e le tante iniziative con le quali aveva animato la devozione mariana, lui che -da ostrense- si sentiva fortemente legato a quel luogo di culto provenendo da una famiglia che ha dato alla chiesa anche un altro sacerdote, don Francesco Discepoli (fratello minore di don Filippo), missionario della Consolata, da qualche anno rientrato in Italia dopo un lungo ministero in terra d’Africa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico