Al Salesi medici, infermieri e Oss multati dagli ausiliari per la sosta. L'appello: «Date un permesso ai dipendenti»

Le auto in sosta in via Corridoni nella zona del Salesi
ANCONA - «Siamo stanchi di pagare multe. Dateci un pass per la sosta come quello dei residenti». È l’accorato appello di un gruppo di dipendenti del...

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ANCONA - «Siamo stanchi di pagare multe. Dateci un pass per la sosta come quello dei residenti». È l’accorato appello di un gruppo di dipendenti del Salesi, multati a ripetizione da quando gli ausiliari del traffico possono fare contravvenzioni anche in caso di sosta irregolare e non soltanto per il ticket scaduto nelle zone blu è scaduto.

 

«Il problema della mancanza di parcheggi intorno all’ospedale pediatrico è noto e forse anche per questo c’era stata una certa tolleranza nei confronti di chi lasciava l’auto fuori posto». Nell’ultimo mese e mezzo, però, le cose sono cambiate. «Ora gli ausiliari del traffico puniscono il minimo sgarro e spesso a a beccarsi le multe sono donne in gravidanza o familiari di bambini malati. Ma alla fine i più penalizzati siamo noi dipendenti, che a differenza di chi lavora a Torrette non disponiamo di posti riservati». Medici, infermieri e oss hanno ricevuto una media di due multe a testa e una di loro è arrivata a pagare quasi 300 euro.

«A una certa ora dobbiamo per forza essere al lavoro. Perciò, dopo aver fatto vari giri senza trovare posto, alla fine siamo costretti a parcheggiare dove capita». Senza zone di sosta libera, il parcheggio in zona blu ha un costo insostenibile. «I grattini che l’azienda distribuisce ogni mese coprono appena cinque giorni, ma soprattutto sono in numero largamente inferiore rispetto ai dipendenti. C’è chi, vigendo la regola del “prende chi prima arriva”, in 15 anni non è mai riuscito a procurarsene uno».

Così un turno lavorativo di 12 ore, a 1 euro e 20 all’ora, arriva a costare quasi 15 euro di parcheggio. Di qui la tentazione di lasciare l’auto fuori dagli spazi consentiti. «Non ci piace farlo, ma siamo praticamente costretti. Se i dessero un permesso come quello dei residenti useremmo tutti le strisce blu».

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Corriere Adriatico