Osimo, con un virus cambiava codici bancari per incassare: preso il pirata

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CASTELFIDARDO-  Il cavallo di Troia era nascosto in una mail ed è bastato un clic per fare entrare nel sistema informatico dell’azienda-bersaglio uno di quei...

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CASTELFIDARDO-  Il cavallo di Troia era nascosto in una mail ed è bastato un clic per fare entrare nel sistema informatico dell’azienda-bersaglio uno di quei virus che mettono a nudo codici e password. Così un pirata informatico era riuscito a prendere in mano la gestione della posta elettronica di un’importante impresa elettromeccanica di Castelfidardo e dall’indirizzo ufficiale aveva poi inviato email a un cliente comunicandogli la variazione del codice Iban per i pagamenti delle commesse. Il piano è stato sventato perché il cliente, un imprenditore coreano, non s’è fidato e prima di versare i 50mila euro dovuti al fornitore di Castelfidardo ha contattato l’azienda, scoprendo che non c’era stata alcuna variazione dell’Iban.

Il tentativo di truffa, subito denunciato dal responsabile del marketing della ditta fidardense, risale all’inizio di ottobre e nel giro di poche settimane i poliziotti dell’ufficio anticrimine del commissariato di Osimo sono risaliti all’identità dell’hacker, denunciandolo per tentata truffa telematica. Si tratta di un veneto di 42 anni, residente in provincia di Treviso (C.C. le sue iniziali) che già in passato aveva tentato - anche con successo - di stornare sui pronti conti somme spostate online grazie al trucco dei codici Iban cambiati.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico