Per Pugnaloni è già tempo di saluti: «Lascio una città cresciuta in tutto»

Per Pugnaloni è già tempo di saluti: «Lascio una città cresciuta in tutto»
OSIMO Emozionato, nostalgico pensando ai suoi ultimi mesi da sindaco, umile nel chiedere scusa per gli errori, ma anche orgoglioso nel rivendicare il lavoro fatto, specialmente i...

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OSIMO Emozionato, nostalgico pensando ai suoi ultimi mesi da sindaco, umile nel chiedere scusa per gli errori, ma anche orgoglioso nel rivendicare il lavoro fatto, specialmente i grandi eventi che hanno rilanciato Osimo. E convinto di poter essere ancora utile in futuro, per il quale invoca «unità di intenti e gioco di squadra». 

 
Il saluto


Un messaggio chiaro alle prossime elezioni comunali con il centrosinistra che non ha ancora scelto il suo successore. Il discorso del sindaco Pugnaloni, aprendo la cerimonia delle civiche benemerenze venerdì sera, è stato quasi un commiato. «E’ il mio ultimo San Giuseppe da sindaco, provo emozioni speciali» ha esordito, ricordando di aver «investito tanto sugli eventi» come Giro d’Italia, Tirreno Adriatico, Memorial Lanari Bellezze, concerti con artisti internazionali, mostre. «Occasioni che hanno fissato nella storia di Osimo momenti indimenticabili, aumentandone la visibilità e il flusso turistico». Rivendica «manutenzioni e opere pubbliche, su sociale e sicurezza, sul rilancio del Maxiparcheggio e sui contenitori culturali».

Ammette che «si sarebbe potuto fare di più, vale per tutti» evidenziando però gli intralci in questi 10 anni da sindaco. Il ricorso di Latini per la sconfitta nel 2014 per una manciata di voti con oltre un anno di attesa per la sentenza, «vittoria storica a cui in pochi credevano, ma che da sempre sentivo possibile» ha detto. Il suo ottimismo lo ha spinto a credere nella ripresa del turismo dopo il terremoto del 2016 e 2017 e i due anni di pandemia «che hanno rallentato lavori e stravolto bilanci e progettazioni».

Ora è il momento dell’incasso: «Riusciremo a raccogliere i frutti di tanti cantieri rimasti sulla carta, come la scuola a Campocavallo, la riapertura del cinema, di un locale sotto il teatro oltre una nuova pianificazione urbanistica» con la variante al Prg voluta per superare il contenzioso tra Comune e Provincia partito nel 2006. Infine, i ringraziamenti e la promessa: «Ci sarò, per la mia Osimo, con il mio entusiasmo».

Alla cerimonia delle civiche benemerenze (36 i premiati) tra i più applauditi le Medaglie d’Oro: Livio Bonci, Maria Giovanna Vicarelli e Fausto Marincioni, ma anche i carabinieri di Osimo che hanno arrestato il killer di Sirolo e Massimo Gioacchini, titolare del Caffè del Corso arrivato a 40 anni di attività. Le festività patronali proseguono oggi e domani con la fiera di San Giuseppe. Stasera in piazza alle 21,30 concerto di Mara Sattei, domani Max Gazzé e l’Orchestra di Mirko Casadei.

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Corriere Adriatico