Robur Basket costretta alla trasferta: per gli allenamenti emigra ad Ancona

Robur Basket costretta alla trasferta: per gli allenamenti emigra ad Ancona
OSIMO  - Impianti sportivi croce e delizia del sindaco Pugnaloni, che detiene proprio la delega allo sport. Alla vigilia dell’approvazione in giunta del progetto...

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OSIMO  - Impianti sportivi croce e delizia del sindaco Pugnaloni, che detiene proprio la delega allo sport. Alla vigilia dell’approvazione in giunta del progetto definitivo per il PalaScherma, la Robur Basket attacca l’amministrazione comunale perché costretta ad emigrare ad Ancona per alcuni allenamenti, stante la mancanza di spazi nelle altre palestre cittadine. 

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Andiamo con ordine: ieri il sindaco ha annunciato che il Comune parteciperà al bando ministeriale “Sport e periferia”, la cui scadenza del 30 settembre è prorogata al 30 ottobre. L’obiettivo è ottenere fondi statali per realizzare un nuovo palazzetto dedicato alle arti marziali e alla scherma, discipline diffuse in città e con società storiche, come il Judo Sakura e il Club Scherma Misericordia, ma che non hanno spazi adeguati e in pianta stabile. «Abbiamo un sogno -ha detto Pugnaloni- che vogliamo realizzare, un fabbricato adibito a palas multidisciplinare con due palestre, una per la scherma e una per le arti marziali». Nel progetto definitivo approvato ieri dalla giunta comunale e che verrà allegato alla domanda da inviare al bando ministeriale, è previsto anche un terzo locale, più piccolo, per una palestra utile alla preparazione atletica. 

La struttura sarà con un telaio in cemento armato con copertura in legno lamellare e l’intenzione dell’amministrazione comunale è di realizzarla nella cittadella sportiva della Vescovara, accanto alla palazzina già esistente nella pista d’atletica. «Un costo di 2milioni di euro per il quale confidiamo di ricevere il beneficio statale di 700mila euro. Incrociamo le dita, se risulteremo vincitori, ci metteremo subito al lavoro» ha detto il sindaco, pronto a contrarre un mutuo per i restanti 1,3milioni di euro. «Lo sport -ha detto il sindaco- è anima della nostra quotidianità. È importante investire in impiantistica sportiva per donare lo spazio necessario a far crescere in salute i nostri giovani». 


E proprio in virtù di questo principio è ormai sempre più chiaro che la città ha bisogno anche di un altro palas, o semplicemente un pallone geodetico, per ospitare quelle società sportive che fanno a spallate per allenarsi nelle palestre scolastiche di pomeriggio. Una in particolare, la gloriosa Robur Basket, è stata costretta a rivolgersi fuori città, al palaRossini di Ancona, per alcuni allenamenti. Giocherà le gare interne nel vecchio PalaBellini, come ai tempi d’oro, ma per gli allenamenti gli spazi ora ad Osimo non c’erano, soprattutto quest’anno che la Robur ha anche riaperto un proprio settore giovanile. «Siamo dispiaciuti -si legge in una nota della Robur- per il disinteresse dell’amministrazione comunale nei nostri confronti, ma ciononostante continuiamo a fare sport a livello semi-professionistico, come nessun altro in città per quanto riguarda la pallacanestro, preferiamo far parlare il campo». A San Biagio invece il sindaco è riuscito mediare tra le società sportive per gli spazi alla palestra Sturiale, quella della scuola elementare, tutta occupata di pomeriggio. Per consentire un allenamento della nuova squadra di calcio a 5 del San Biagio, che giocherà di sabato, nell’unico giorno libero della palestra, il Comune ha dovuto trovare una faticosa intesa. 



Ha spostato l’SB Volley a Osimo Stazione il giovedì sera sostituendola a San Biagio con il calcio a 5, per il quale la Figc ha dato l’omologazione al palaSturiale. Il San Biagio però dovrà poi andare ad Ancona per il secondo allenamento settimanale. Insomma, un pallone geodetico per basket e calcio a 5 appare ormai sempre più necessario ad Osimo.

 

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Corriere Adriatico