OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
OSIMO - Sono 657 i beneficiari del reddito di cittadinanza in Valmusone, di 460 potranno iniziare a breve a lavorare grazie ai Progetti utili alla collettività (Puc) che verranno illustrati dal Comitato dei sindaci. Secondo il dato messo a disposizione ieri dall’Ambito territoriale sociale numero 13, che comprende Valmusone e Riviera del Conero, la parte del leone la fa ovviamente Osimo per il numero di residenti: su 35mila abitanti, ci sono 247 beneficiari del reddito e 173 potenziali partecipanti al Puc.
LEGGI ANCHE:
Prende il reddito di cittadinanza ma vive da anni in Marocco: denunciato, dovrà restituire tutto
Ma è Loreto a sorpresa che spicca per redditi di cittadinanza in rapporto agli abitanti.
Il precorso segnato dall’Ambito sociale 13 di cui Osimo è Comune capofila prevede l’approvazione delle linee guida da parte del Comitato dei Sindaci forse già la prossima settimana. Una volta approvate si procederà con una manifestazione di interesse per intercettare la disponibilità ad attivare progetti Puc da parte del terzo settore o di altri enti, sia pubblici che privati. Nel frattempo, i Comuni stessi potranno in autonomia attivare i Puc nei settori che riterranno più utili. «Ad Osimo -spiega l’assessore ai servizi sociali Paola Andreoni- stiamo definendo gli ambiti nei quali attivare i Puc tenendo conto che i beneficiari del reddito di cittadinanza non possono ricoprire ruoli o posizioni nell’organizzazione del proponente il progetto, non possono sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie ed altri istituti, o venire impiegati per far fronte a esigenze di organico».
Le linee guida dovranno definire il numero dei Puc da attivare in ogni nucleo familiare, la durata (ad esempio fino a 18 mesi corrispondente alla durata del Rdc), le ore settimanali, la quota da riconoscere a chi attiva i Puc per coprire i costi (assicurativi, della visita medica, del corso sulla sicurezza, dei dpi e spese per la gestione amministrativa). «E’ una importante occasione di esperienza lavorativa e di inclusione sociale. La speranza -commenta l’assessore e vicesindaco di Osimo, Andreoni- è che ci sia disponibilità ad attivare i Puc sia da parte del terzo settore che da parte d Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico