Osimo, odori molesti all'asilo: metà dei bimbi restano a casa, due ritirati

Osimo, odori molesti all'asilo: metà dei bimbi restano a casa, due ritirati
OSIMO - Non solo dei 47 bambini una metà circa continua a non andare a scuola, ma due di loro si sono definitivamente ritirati preferendo altre soluzioni...

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OSIMO - Non solo dei 47 bambini una metà circa continua a non andare a scuola, ma due di loro si sono definitivamente ritirati preferendo altre soluzioni all’incertezza di San Biagio. Non trova una svolta la vicenda degli odori molesti provenienti dalla zona industriale della frazione e che ha coinvolto l’asilo L’Arca dei Bimbi di via Tenco, a 200 metri dalla ditta indagata per le emissioni. Ieri mattina i genitori di quella ventina di bambini, i più piccoli, che continuano ad andare all’asilo, hanno risentito le forti ondate nauseabonde.

  
L’allarme è di nuovo scattato tra le famiglie che da mesi cercano le cause del problema con esposti agli enti competenti. È stato allertato il sindaco Pugnaloni che attende l’esito dei rilevamenti di una decina di giorni fa fuori dall’asilo dopo che quelli del 30 ottobre avevano dato esito rassicurante, evidenziando solo l’acetone come livello sopra la soglia di guardia. L’adeguamento svolto dalla Quality Painting su diffida di Comune e Provincia avrebbe dovuto risolvere il problema, stando alle autorità che hanno indagato mettendo anche sotto sequestro gli impianti di aspirazione fino alla scorsa settimana.
Il legale della ditta di via Fermi ha fatto sapere che il danno subito per questa vicenda è di circa 100mila euro perché la produzione è stata più volte sospesa. Ma la Provincia proprio ieri ha chiesto ad Arpam di fare nuovi campionamenti alla Quality Painting. Insomma, l’azienda che deve verniciare alcuni suoi prodotti sarà di nuovo controllata. La Provincia «visti gli esiti dei campionamenti effettuati il 19 novembre ai camini dello stabilimento a seguito degli interventi tecnici e di processo realizzati», chiede al dipartimento provinciale Arpam di «continuare i campionamenti per ulteriori 60 giorni delle emissioni asservite alle fasi di verniciatura ed essicazione, nonché lo stato di efficienza degli impianti di abbattimento con riferimento alla situazione delle acque di processo degli scrubber», in modo da «monitorare il mantenimento del rispetto dei limiti». L’Area ambiente della Provincia chiede ad Arpam anche di analizzare la relazione tecnica inviata dalla Quality Painting il 31 ottobre. In un mese non ha ricevuto ancora il parere Arpam sulla tesi difensiva della ditta. La situazione che si sta dilungando, mandando su tutte le furie le famiglie del nido. «Stanno andando troppo a rilento, non ce l’abbiamo con la Quality Painting, ma in un mese gli odori ancora si sentono, nessuno ci ha chiarito ancora le cause e i risultati dei rilievi e intanto –sbotta una delle mamme- quasi tutti i bambini di 2 e 3 anni restano a casa per paura e due si sono addirittura ritirati».

La Asso ha assicurato alle famiglie che fino alla prossima settimana non farà nuovi inserimenti, che se rifiutati farebbero perdere il posto in graduatoria, preferendo avere prima certezze sugli odori. Che al momento ad ondate si sentono e che se fossero dovuti solo all’acetone non sarebbero nocivi, ma in realtà dei rilievi svolti a metà novembre non si ha ancora conoscenza. Ed altri, chiesti dal sindaco scorsa settimana, saranno svolti nei prossimi giorni. Non si sa se oggi e giovedì come annunciato da Pugnaloni. Perché le famiglie dell’asilo hanno chiesto ad Arpam di spostare le date dei campionamenti per evitare che le ditte si possano fermare, riducendo le emissioni solo in quei giorni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico