Osimo non dimentica le vittime di Rigopiano: per Dino e Marina un mazzo di rose rosse e tanti ricordi sui social

Osimo non dimentica le vittime di Rigopiano: per Dino e Marina un mazzo di rose rosse e tanti ricordi sui social
OSIMO - Osimo ricorda Dino Di Michelangelo e Marina Serraiocco, morti sotto la valanga che travolse Rigopiano facendo 29 vittime. Tra gli 11 superstiti il loro unico figlio,...

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OSIMO - Osimo ricorda Dino Di Michelangelo e Marina Serraiocco, morti sotto la valanga che travolse Rigopiano facendo 29 vittime. Tra gli 11 superstiti il loro unico figlio, Samuel, che appena una settimana fa ha compiuto 11 anni e che ora vive a Chieti con lo zio materno.

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«Furono giorni di pianti e speranze, di emozioni forti –ha ricordato ieri il sindaco Pugnaloni su Facebook-. Originari di Chieti, entrambi sono stati protagonisti della nostra comunità. Dino come agente di polizia del commissariato di Osimo, Marina come commerciante tra le più attive e attente al rilancio turistico del centro storico. Ai loro famigliari e soprattutto al piccolo Samuel, per il quale Osimo ha organizzato una raccolta fondi dopo quel 18 gennaio 2017, vanno oggi i nostri pensieri e i nostri abbracci».

Il commissariato di polizia di Osimo ha inviato ieri un mazzo di rose rosse ad Alessandro Di Michelangelo, fratello di Dino, che li ha posti nel monumento di Chieti realizzato per ricordare i morti di quella valanga e in particolare il poliziotto originario della città abruzzese ma da anni residente a Osimo per lavoro. Alessandro ieri su Facebook ha ricordato «quelle giornate interminabili sulla distesa di neve, macerie e morte, giornate di preghiere nella speranza della vita, e poi quella indimenticabile mattina con i sorrisi dei bambini. Hanno segnato per sempre le nostre anime. Oggi siamo ancora qui a combattere contro tante situazioni che generano dolore su dolore, ma la sete di verità e giustizia alla fine trionferà su tutto».

Sui social ieri tanti osimani hanno ricordato Dino e Marina, come la pagina Facebook “Negozi Osimo Centro” che «si stringono in un silenzioso abbraccio». O la loro cara amica Roberta: «Sono passati quattro anni –scrive- da quando la neve decise che il vostro viaggio sulla Terra fosse terminato, anni di enormi cambiamenti, duri e surreali come lo sembrò quel 18 gennaio 2017. Il vostro cucciolo è ormai un ometto ed è cresciuto in mezzo a infinito amore. Osimo non vi ha dimenticat».

 

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Corriere Adriatico