Si sente male, muore mentre chiama il fratello: addio a Massimo Pirani, storico pasticcere osimano

Lo storico pasticcere Massimo Pirani
OSIMO - E’ morto ieri pomeriggio in seguito ad una forte emorragia il maestro pasticcere e cioccolatiere Massimo Pirani. Con i fratelli Pasquale e Roberto era contitolare...

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OSIMO - E’ morto ieri pomeriggio in seguito ad una forte emorragia il maestro pasticcere e cioccolatiere Massimo Pirani. Con i fratelli Pasquale e Roberto era contitolare della Pasticceria 3P di via Marco Polo. Una delle attività storiche di Osimo: i Pirani avevano prima due punti vendita, il Caffè del Corso e quello del Vicolo, poi alla fine degli anni ’80 decisero di concentrarsi sulla fornitura con il laboratorio di via Marco Polo.

 

Grande lavoratore, Massimo era stato anche presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso fino a 4 anni fa, ereditando il testimone dal fratello Roberto e cedendolo poi all’altro fratello Pasquale, che presiede tutt’ora l’associazione di via Giulia. E’ qui che ieri Massimo aveva pranzato con Pasquale.

«Stava bene, l’ho riportato a casa verso le 16, non potevamo immaginare quello che è accaduto poco dopo» ha raccontato il fratello. Massimo si era sottoposto a un intervento chirurgico ad una gamba e a quanto pare la ferita faceva difficoltà a cicatrizzarsi. «Ha chiamato Roberto dicendogli di salire in casa sua perché non riusciva a fermare la perdita di sangue, ma quando è arrivato era già esanime, dissanguato» ha rivelato Pasquale.

Vano il tentativo dei sanitari del 118 di rianimare il pasticcere che era riverso a terra nel bagno della sua casa di via Colombo. La notizia, corsa subito in città, è stata annunciata sui social dal sindaco Pugnaloni: «Siamo sgomenti, diciamo grazie per la qualità del servizio reso alla città, per la bontà dei prodotti distribuiti nei bar della Valmusone e per le magiche torte giunte almeno una volta in ognuna delle nostre famiglie. Grazie Massimo, resterai nel cuore di tutti gli osimani».

Maestro dalle mani sublimi, Massimo era persona altruista, che amava insegnare il suo lavoro nelle scuole alberghiere come quella di Loreto. Lascia i figli Michele e Silvia, mentre l’amata moglie Giannina è morta 4 anni fa. Camera ardente nella Casa Funeraria Re di via Tigli a Padiglione. Funerali domani alle 16 nella chiesa di San Francesco.

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Corriere Adriatico