Manuela, 43 anni, muore sulla Statale Feriti i tre figli piccoli che non sanno nulla

Manuela, 43 anni, muore sulla Statale Feriti i tre figli piccoli che non sanno nulla
OSIMO - La provincia di Ancona piange ancora. Un'altra tragedia, ancora sangue sulle strade. Dopo la morte di Francesco Tridenti, 21 anni, giovedì pomeriggio è...

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OSIMO - La provincia di Ancona piange ancora. Un'altra tragedia, ancora sangue sulle strade. Dopo la morte di Francesco Tridenti, 21 anni, giovedì pomeriggio è morta una mamma di 43 anni.


Hanno tentato di tutto per salvare Manuela. Con il massaggio cardiaco e con il defibrillatore: poi la corsa disperata a Torrette nell’estremo tentativo di strapparla a un destino crudele e restituirla all’affetto dei suoi tre bimbi, troppo piccoli per restare senza la mamma. I soccorritori speravano in un miracolo, ma non c’è stato nulla da fare. Manuela Discepoli, 43 anni, parrucchiera a Torrette, è morta due ore dopo il terribile frontale tra la sua Fiat Multipla e un furgoncino, lungo la statale Adriatica a Osimo Stazione. Con lei viaggiavano anche i figlioletti di 6, 5 e quasi 3 anni: sono stati trasportati al Salesi. Feriti - il maschietto ha riportato la frattura a un braccio - sotto choc ma salvi, per fortuna. 
 

Erano circa le 18,30 di ieri quando la Multipla guidata da Manuela Discepoli, nata ad Ancona ma residente a Loreto, si è scontrata frontalmente con un furgoncino Scudo guidato da un 50enne di Jesi. L’impatto è stato violentissimo e la giovane mamma è rimasta intrappolata tra le lamiere della Multipla. Nel sedile posteriore invece i tre bambini - una femminuccia di 6 anni, un maschietto di 5 e un’altra bimba di quasi 3 - sono rimasti quasi miracolati. La statale, nel tratto fra il nuovo Mc Donald’s e il distributore di metano, è andato letteralmente in tilt proprio nell’ora di punta, con la polizia municipale che ha riaperto la viabilità solo alle 21. 

Sono stati gli automobilisti che seguivano le due vetture ad aver subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono giunte sette ambulanze nel giro di pochi minuti. La Croce Rossa di Osimo ha trasportato l’autista dello Scudo all’ospedale di Osimo in condizioni non gravi, con alcuni politraumi e lievi contusioni. La Croce Bianca di Numana ha trasportato la bambina più piccola al Salesi : le sue condizioni all’inizio sembravano gravi ma fortunatamenteha riportato solo ferite e contusioni. La Verde di Castelfidardo ha invece trasferito al Pediatrico gli altri due bambini, in codice giallo. Il maschietto di 5 anni se l’è vista brutta: ha un braccio rotto. È toccata invece all’ambulanza della Croce Gialla di Camerano soccorrere la mamma, la più grave tra i cinque feriti. Manuela Discepoli ha perso subito conoscenza e ci sono voluti i vigili del fuoco di San Sabino per estrarre il suo corpo dall’abitacolo accartocciato. Nel frattempo sul posto oltre all’automedica dell’ospedale di Osimo era giunta quella dell’ospedale di Torrette, ma vista la gravità delle condizioni della mamma si è reso necessario l’arrivo anche del medico rianimatore sempre da Torrette. I sanitari hanno provato a lungo a praticare il massaggio cardiaco e quello con il defibrillatore prima di trasferirla in condizioni gravissime all’ospedale regionale, ma per Manuela non c’è stato niente da fare. Neanche due ore dopo l’incidente i medici hanno dovuto certificare il decesso della giovane mamma tra la disperazione di familiari e amici. 


Sono state due pattuglie della polizia municipale di Osimo, coadiuvate da una dei carabinieri di Osimo, a svolgeere i rilievi dell’incidente. Sequestrati i mezzi, la polizia locale dovrà ora indagare sulle cause dello schianto: forse una sbandata per l’asfalto reso bagnato dalla pioggia, forse un malore o una distrazione. Nata e cresciuta ad Ancona, Manuela si era sposata con Giorgio Fersurella, di Loreto e contitolare di un’officina meccanica in via del Sole, al confine con Porto Recanati. Il suo rapporto con Ancona non è mai venuto meno, tanto che lavorava come parrucchiera a Torrette. Era proprio dal capoluogo dorico che ieri giungeva quando, sulla strada per Loreto, ha incontrato un destino tremendo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico