Osimo, giovane ladro tradito dalla voglia di scambi di coppia

La polizia è riuscita a risalire al ladro grazie alle sue frequentazioni a luci rosse
OSIMO - Ladro tradito prima di tutto dalla sua sbadataggine ma in fondo soprattutto per la sua passione per le sexy chat e gli scambi di coppia. ...

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La storia è un po' complessa, o meglio la strada che hanno dovuto percorrere gli investigatori della polizia per risalire al fantomatico ladro è risultata tortuosa ma sono stati bravi e determinati i poliziotti a scavare e a trovare la traccia giusta da seguire mentre è stato banale e catastrofico l'errore del ladro che ha perso sul luogo dei furti un telefonino.
Gli agenti della polizia di Stato del commissariato di pubblica sicurezza di Osimo hanno denunciato L.D. di anni 30, osimano, perché ritenuto responsabile di furto aggravato e continuato.
Questa la storia. A seguito di diverse denunce di furto presentate da un idraulico osimano che lamentava la sottrazione sistematica di ricambi e strumentazioni da lavoro dal deposito del suo laboratorio gli agenti dell’ufficio anticrimine hanno effettuato un sopralluogo e trovano un telefono cellulare abbandonato.  
Comincia così subito l'analisi da parte della scientifica della sim al suo interno, ma risultava intestata ad una persona non riconducibile a quei furti. E' invece dal traffico telefonico e soprattutto da quello internet che gli investigatori ricevono l'imbeccata giusta.
La persona che aveva infatti in uso il telefono era un assiduo frequentatore di alcune sex chat specializzate in scambio di coppie, alcune della quali aveva lasciato ancora addirittura aperte.
E' quindi percorrendo questa pista, i dettagli e le particolarità, che i poliziotti sono quindi riusciti a risalire al vero utlizzatore del telefonino, guarda caso dipendente di un’azienda specializzata in installazione e assistenza caldaie. Così la polizia è riuscita a risalire al trentenne osimano, L.D., tradito dal fatto di aver perso il telefonino proprio mentre perpetrava l’ennesimo furto ai danni dell’artigiano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico