Uomo di 55 anni travolto e ucciso da un'auto: il conducente non si ferma

Uomo di 55 anni travolto e ucciso da un'auto: il conducente non si ferma
OSIMO - Pedone travolto e ucciso nella notte ad Osimo con il conducente dell'auto che che non si ferma dopo l'investimento. Erano 1:40 quando i militari del dipendente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
OSIMO - Pedone travolto e ucciso nella notte ad Osimo con il conducente dell'auto che che non si ferma dopo l'investimento. Erano 1:40 quando i militari del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia e della Stazione osimana sono intervenuti in via Chiaravallese, all’altezza dell’incrocio con il cimitero comunale dove poco prima si era verificato l'investimento di un pedone deceduto sul colpo. Dall'identificazione è emerso che la vittima è un clochard nato in Polonia, 56 anni, senza fissa imora, celibe, nullafacente e alcolizzato, pluripregiudicato e noto alle froze di polizia numerosi alias, che da qualche tempo girovagava tra i comuni di Osimo, Numana e Loreto.


Una brutta storia di emarginazione e povertà conclusasi tragicamente ed in cui l’uomo ha incrociato un nefasto destino nella scorsa notte venendo travolto da un veicolo pirata in transitodi colore scuro che viaggiava in velocità, il cui conducente si è dato alla fuga, dileguandosi. Sul posto interveniva il personale medico del 118 che, dopo aver tentato invano la rianimazione dell'uomo, ne constatava il decesso.

Nel corso dei primi accertamenti, dal sopralluogo e rilievi tecnici eseguiti dai militari operanti non sono state trovate tracce di frenata sull’asfalto, rinvenendo però pezzi di carrozzeria dell’autovettura incriminata e in corso di individuazione, avvalorando le gravissime responsabilità del fuggitivo in ordine al reato di omicidio stradale.

Sul luogo del sinistro venivano individuati due testimoni oculari e raccolte le testimonianze fondamentali. Uno di questi era alla guida del proprio veicolo che seguiva l’auto pirata e che per primo aveva portato soccorso al clochard deceduto. Per tutta la notte e nell’intera provincia venivano diramate le ricerche dell’auto pirata che sono ancora in corso, anche attraverso il controllo di autodemolizioni, autofficine, carrozzerie, autosaloni e concessionarie in modo da poter scoprire e stanare il colpevole.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico