La farmacia dell’ospedale è chiusa Pazienti costretti a fare i pendolari

La farmacia dell’ospedale è chiusa Pazienti costretti a fare i pendolari
OSIMO - La farmacia dell’ospedale ha chiuso i battenti. Le ultime scorte del magazzino sono state portate via venerdì in previsione dell’unione tra Osimo e...

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OSIMO - La farmacia dell’ospedale ha chiuso i battenti. Le ultime scorte del magazzino sono state portate via venerdì in previsione dell’unione tra Osimo e Inrca che diventerà operativa dall’1 gennaio. L’accordo prevede già da tempo una centralizzazione da parte della Asur del servizio farmacia ad Ancona, con la chiusura di quella del Ss. Benvenuto e Rocco che serviva anche il nosocomio di Loreto. 

 
Adesso l’ospedale osimano usufruirà della farmacia dell’Inrca, col magazzino che dalla Montagnola di Ancona invierà giornalmente i medicinali ai reparti del Ss. Benvenuto e Rocco, fin quando col nuovo polo sanitario dell’Aspio le due strutture saranno unite non solo giuridicamente ma anche fisicamente, tra non prima di tre anni comunque. L’ex assessore Achille Ginnetti, medico di base, candidato alle regionali nel 2015 a sostegno del governatore Ceriscioli dal quale però negli ultimi mesi ha preso le distanze proprio per le scelte in ambito sanitario, ha lanciato un appello tramite Facebook al direttore dell’Area vasta 2 della Asur, Maurizio Bevilacqua, per ripristinare il servizio farmacia a Osimo. Ginnetti in una nota diffusa sui social parla di «regalo di Natale» riferendosi all’ultimo giorno di apertura della farmacia. «Ora coloro che avranno bisogno di una medicina in classe H dovranno recarsi, il martedì e il mercoledì mattino, presso la farmacia dell’Area vasta 2 ad Ancona in via Maggini, l’ex Crass», spiega Ginnetti, che poi continua: «Questi farmaci devono essere consegnati obbligatoriamente dalle farmacie ospedaliere, ne fanno spesso uso i malati di tumore, i trapiantati, le persone affette da malattie rare, da malattie genetiche, e altre. In sostanza sono delle cure vitali per malattie importanti».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico