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OSIMO - Dopo neanche una settimana dal ritorno sui banchi ci sono già le prime classi costrette alla quarantena. A tornare forzatamente alla dad per un alunno positivo sono due classi di Passatempo dell’Istituto Trillini, una alla scuola materna e una alla media. Nessun focolaio, ma solo un alunno in entrambe le classi è risultato positivo per contatti famigliari e dunque da protocollo sanitario tutti compagni con i quali tornato a lezione in presenza dopo Pasqua sono stati costretti a restare a casa da ieri per la quarantena fiduciaria.
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La prossima settimana dovrebbero già rientrare, salvo sintomi da Covid con ulteriori tamponi positivi. Sulla decisione del Governo di rientrare a scuola dopo Pasqua, con una curva dei contagi in discesa molto lentamente, è esplosa subito la polemica social in queste ore, con diverse famiglie che accusano il mancato distanziamento nei trasporti, altre che invece prendono di mira le abitudini extrascolastiche dei ragazzini. Basti pensare alle segnalazioni giunte dai campetti polivalenti di Aspio, Santo Stefano e Campocavallo, che nonostante in zona rossa e arancione debbano restare chiusi, sono stati forzati da alcuni giovani per giocarci nelle recenti giornate di sole.
Nel frattempo la polizia locale, supportata dai volontari di Auser, Avulss e protezione civile, ha già attivato dalla scorsa settimana i servizi di controllo nelle fermate degli autobus e davanti ai principali plessi scolastici per garantire il giusto distanziamento tra gli alunni.
«In questi primi giorni di ripresa dell’attività scolastica –spiega l’assessore alla sicurezza Federica Gatto- non si sono registrati particolari problemi, ma è fondamentale che vengano rispettate le misure di sicurezza per la prevenzione del contagio».
Un trend che viene confermato anche nelle case di riposo osimane. Se da Recanatesi e Grimani Buttari i focolai si sono già azzerati, al Bambozzi restano solo 2 positivi dei 9 registrati a fine marzo. E tutti stanno studiando come riaprire alle visite ai parenti dopo settimane di sole videochiamate. «Appena torneremo Covid free- fa sapere Laura Cionco presidente del Bambozzi- apriremo alle visite nel box reception ma considerando che tutti gli anziani sono vaccinati, appena possibile studieremo come togliere il vetro separatore e garantire un contatto più diretto con i famigliari».
Fabio Cecconi presidente del Buttari è più cauto: «Anche se sono quasi tutti vaccinati in struttura, per ora le regole non cambiano e useremo ancora il box di incontro all’ingresso». Visite con vetro separatore che al Buttari erano continuate in tre residenti su cinque e da ieri sono riprese anche per gli ospiti dei due reparti Rsa, così come nei giorni precedenti era stato riaperto il centro diurno, chiuso a metà marzo per un contagio. Recanatesi invece fa sapere che «in attesa che vengano riattivate le visite è stata creata una pagina Facebook della Fondazione per ridurre la distanza tra ospiti e parenti».
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Corriere Adriatico