Irpef al massimo, Consiglio rovente: il bilancio passa dopo 6 ore sul web

I consiglieri comunali collegati in streaming per la seduta in videoconferenza sul bilancio
OSIMO  - Il consiglio comunale di Osimo, collegato ieri via web per oltre 6 ore, ha approvato il bilancio di previsione 2020 con allegate opere pubbliche e tariffe, ma anche...

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OSIMO  - Il consiglio comunale di Osimo, collegato ieri via web per oltre 6 ore, ha approvato il bilancio di previsione 2020 con allegate opere pubbliche e tariffe, ma anche una variazione sulla manovra che recepisce i 650mila euro regionali per la ciclovia del Musone da Padiglione al mare. Una variazione voluta dall’assessore al turismo e ambiente Michela Glorio per accelerare i tempi e appaltare l’opera entro autunno 2021 per evitare di perdere i fondi. 


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Su questa delibera, l’ultima discussa, tutti i consiglieri presenti hanno votato a favore, mentre sul bilancio 2020, Imu e Irpef l’opposizione ha votato contro, dividendosi sulle opere pubbliche: Achille Ginnetti (Progetto Osimo) ha votato con i 15 della maggioranza, Alberto Alessandrini (Lega) e Caterina Donia (M5s) si sono astenuti. Assenti i sei consiglieri delle Liste civiche nonostante alla vigilia Sandro Antonelli si fosse espresso a favore del piano degli investimenti. La discussione sul bilancio è stata particolarmente accesa su tasse e tariffe. La maggioranza ha evidenziato che quest’anno è stata sì riportata l’Irpef al massimo imponibile come era fino al 2014 ma i 400mila euro di introiti in più serviranno per abbattere parte della quota fissa delle mense, la tariffa degli scuolabus e anticipare l’avvio del sostegno scolastico ai disabili.

«Con la nuova soglia di esenzione ben 9mila osimani non pagheranno l’Irpef -spiega il capogruppo Pd Diego Gallina Fiorini-, si tratta comunque di aumenti di 15-30 euro annui giustificati da altre misure a sostegno delle famiglie». Le minoranze hanno però chiesto di ridurre le varie aliquote: «Pur aumentando la soglia di esenzione a 13mila euro -commenta Ginnetti- era importante diminuire la pressione fiscale in questo momento di crisi economica, iniziando con l’abbattimento di tutta la quota fissa delle mense come in altre città». La replica del sindaco Pugnaloni: «Osimo a differenza di altre città ha la Asso che gestisce il servizio mensa, non lo mette a gara dandolo a chi chiede meno soldi, spenderemo di più ma abbiamo rapporto diretto e prestazioni migliori, il gettito da tasse e imposte rappresenta il 50% della spesa corrente, non avremmo liquidità per i servizi essenziali». La consigliera grillina Donia chiede di inserire misure a favore di imprese e famiglie in crisi per il Covid «tagliando fondi dal settore cultura e trovando risorse rinegoziando le condizioni dei mutui e, grazie alle direttive del Governo, usare la loro sospensione per girare la quota capitale nella spesa corrente, o ridurre la percentuale di accantonamento nel Fondo crediti dubbia esigibilità». 


Gallina assicura che «appena il Governo rende esecutive queste possibilità cercheremo di usufruire». Il leghista Alessandrini si dice «solidale con l’amministrazione visto che gli enti locali stanno ricevendo le briciole dal Governo». Il consigliere Ginnetti ha anche sollevato il caso del collega dem Massimo Luna che per il tribunale civile sarebbe decaduto per ineleggibilità. Luna ha annunciato il ricorso e il sindaco ha ribadito che «potrà restare consigliere fino a sentenza passata in giudicato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico