OSIMO - Sono 169 i bambini da tre mesi a tre anni che da questa settimana sono entrati negli asili nido, con il servizio 2020/21 avviato dopo il lungo lockdown. Dunque, su...
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L’assessore ai servizi sociali Paola Andreoni martedì è stata a far visita negli asili Asso per portare un saluto agli operatori prima di iniziare un anno scolastico che si preannuncia delicato e complesso. «Il dato degli iscritti- spiega Andreoni- è in linea con quello del 2019, dunque nessun drastico calo per paura del Covid. La scorsa settimana la Asso ha organizzato un pomeriggio di formazione con tutto il personale educativo, docenti e ausiliario per vedere insieme i protocolli di sicurezza». La Asso, infatti, ha dovuto adeguarsi al rigido protocollo anti-Covid che vieta assembramenti al momento dell’arrivo e del rientro degli utenti, con l’obbligo di notificare l’orario di accesso per organizzarli in maniera scaglionata e dividendo i percorsi di entrata e uscita, dove possibile. Il triage con l’accoglienza viene svolto nel cortile antistante l’accesso principale dei quattro nidi e i bambini non potranno più portarsi giochi da casa, o dovranno essere sanificati all’ingresso.
L’accompagnatore potrà essere solo uno dei due genitori munito di mascherina durante la permanenza nella struttura e questo accadrà solo in caso di necessità di inserimento e adattamento. Il triage, con la misurazione della temperatura, vale per chiunque entri nel nido, manutentori compresi. Ognuna delle quattro strutture deve rispettare il principio di non intersezione, ovvero suddividere i gruppi per fasce di età nei rispettivi locali di attività e servizi igienici.
Nel gruppo viene incluso anche il genitore che fa attività di affiancamento per gli utenti più piccoli. Fondamentale è quindi mantenere lo stesso gruppo in maniera continuativa nel tempo e negli spazi, sia con gli stessi bambini che operatori, evitando che figure adulte interagiscono con gruppi diversi. Questo vale anche per le inservienti, che possono operare su gruppi distinti solo in orari maggiormente critici, ma assumendo accorgimenti ulteriori anti-contagio e solo per mansioni che non comportano contatti ravvicinati con gli utenti. Ogni operatore è munito di gel igienizzante, spruzzatore con miscela acquosa di alcol al 70% e carta monouso, garantendo i ricambi d’aria e la pulizia quotidiana dei luoghi con prodotti a base di alcol e cloro.
Attività all’aperto
Nell’attività con i bambini, considerando le difficoltà a garantire il distanziamento di un metro tra uno e l’altro, specie per i più grandicelli, si deve dare priorità a quelle all’aperto o attività ricreative che comportano di per sé il distanziamento. Anche i locali per mangiare e dormire saranno separati per ogni gruppo e solo i bambini con disabilità hanno un servizio particolare che prevede inclusione e protezione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico