Offagna, due studenti sospesi per un selfie proibito in palestra

Offagna, due studenti sospesi per un selfie proibito in palestra
OFFAGNA - Si scattano un selfie mentre, sorridenti e in fila, stanno uscendo dalla palestra della scuola media di Offagna per rientrare in classe dopo l'ora di educazione...

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OFFAGNA - Si scattano un selfie mentre, sorridenti e in fila, stanno uscendo dalla palestra della scuola media di Offagna per rientrare in classe dopo l'ora di educazione fisica.




La foto finisce su un profilo Instagram e l'alunno-iger che l'ha pubblicata, insieme a un altro compagno, viene sanzionato dal consiglio di classe con 3 giorni di sospensione e un 5 sonante in condotta. La sanzione disciplinare è scattata ieri dopo il colloquio che sabato mattina i genitori dei 2 ragazzini hanno affrontato con Fabio Radicioni, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo 'Caio Giulio Cesare' di Osimo, sotto la cui giurisdizione rientra il distaccamento di Offagna.



Hanno violato il regolamento d'istituto, che vieta l'utilizzo dei cellulari in orario scolastico, i 2 studenti, uno dei quali si sarebbe auto-filmato in classe ma senza pubblicare il video. Ora, però, rischiano di incappare in una punizione - un possibile 6 in condotta-

- anche gli altri 12 compagni di classe (su 24) ritratti nell'immagine, poi cancellata dalla piattaforma di micro-blogging fotografico. La vicenda, iniziata la scorsa settimana, ha mandato in fibrillazione i genitori, molti dei quali hanno ritenuto troppo severa la sanzione inflitta, pur ammettendo l'errore.“Hanno sbagliato a portare a scuola il telefonino e andavano richiamati, ma la sospensione e il 5 in condotta sono eccessivi, fanno rischiare la bocciatura. Quello era un semplice selfie che non ritraeva compagni o professori in situazioni limite. Oggi l'uso dei telefonini, dei social network, è un fatto culturale.



Sarebbe stato più utile parlare con questi alunni, sgridarli ma recuperarli, più che punirli solo – osserva un genitore – Il proibizionismo non cancella il problema, diversi studenti hanno portato in classe, di nascosto, il cellulare. Chi si trova coinvolto involontariamente in questo episodio, poi, vive la punizione come un'ingiustizia. Che colpa avrebbero commesso i 12 fotografati in fila? Secondo la scuola sarebbero stati complici e consenzienti allo scatto”. Il preside Radicioni preferisce non entrare nel merito della questione “perchè è interna all'istituto ed è molto delicata. Pertanto non ho niente da riferir, ho già spiegato tutte le motivazioni della sanzione ai genitori degli studenti, prima ancora di comminarle”.



Durante il colloquio con le famiglie dei 2 studenti, la scuola ha chiarito che gli stessi richiami disciplinari sono stati impartiti in situazioni analoghe ad altri ragazzini indisciplinati, dopo una riflessione attenta e sempre nell'ottica educativa. Giovedì è previsto il confronto con mamme e papà degli altri 12 sub judice. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico