Turisti trovano una civetta: staffetta per poterla salvare

Turisti trovano una civetta: staffetta per poterla salvare
NUMANA  - Ha rischiato grosso la civetta trovata ieri mattina da due turisti a Numana. Una volta finita nelle mani dei turisti che l’hanno ritrvata per strada ha...

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NUMANA  - Ha rischiato grosso la civetta trovata ieri mattina da due turisti a Numana. Una volta finita nelle mani dei turisti che l’hanno ritrvata per strada ha innescato un meccanismo di difesa, consueto anche ad altri animali: fingersi morta. È stata talmente credibile che una vigilessa, a cui i due turisti si sono rivolti, stava per buttarla via. A salvare la civetta e a consentire il lieto fine alla staffetta di solidarietà avviata per soccorrerla, è stato un fremito della coda. 


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La testimonianza è di Alessandra Mariani, ispettrice della polizia locale di Numana, che alla fine ha commentato: «difficile spiegare l’emozione e la meraviglia che questo animale ci ha dato in un quarto d ora». La cronaca. Ieri mattina una famiglia di turisti ha trovato la civetta per strada. Ha incrociato due agenti di polizia locale stagionali, Micheletti e Luisi, e consegnato loro una busta della spesa con dentro una civetta. Un rapace di circa una trentina di centimetri trovato ferito che non sapevano a chiconsegnare per poterla curare. I due agenti hanno consegnato la busta all’ispettrice Alessandra Mariani. A vuoto le prime telefonate per cercare un ente specializzato, infine la dritta giusta: il centro di recupero rapaci di Fabriano. «Al Cras di Fabriano - dice la Mariani - dapprima mi hanno dato indicazioni per verificare lo stato di salute del rapace».


Ed è qui che è scattato il meccanismo di difesa del rapace nonostante le carezze e i movimenti a cui veniva sottoposto. Nulla, la civetta era morta. L’ispettrice l’ha avvolta nel sacchetto, per smaltirla, ed ecco il colpo di scena: un fremito dalla coda. Nello stesso momento, è stata contattata di volontari del centro che le volevano spiegare proprio di stare attenta a questo fenomeno. Gli occhi gialli spalancati hanno rassicurato tutti fino all’arrivo dei volontari che hanno preso in carico la civetta. «Gli animali - ha concluso la Mariani - sono i nostri maestri di vita. Coraggio, impegno, forza sono solo alcune delle qualità che mettono a nostra disposizione per andare avanti e migliorarci». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico