NUMANA - Ha rischiato grosso la civetta trovata ieri mattina da due turisti a Numana. Una volta finita nelle mani dei turisti che l’hanno ritrvata per strada ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Un gallo lo morde ad un piede, 50enne si fa portare in ospedale
La testimonianza è di Alessandra Mariani, ispettrice della polizia locale di Numana, che alla fine ha commentato: «difficile spiegare l’emozione e la meraviglia che questo animale ci ha dato in un quarto d ora». La cronaca. Ieri mattina una famiglia di turisti ha trovato la civetta per strada. Ha incrociato due agenti di polizia locale stagionali, Micheletti e Luisi, e consegnato loro una busta della spesa con dentro una civetta. Un rapace di circa una trentina di centimetri trovato ferito che non sapevano a chiconsegnare per poterla curare. I due agenti hanno consegnato la busta all’ispettrice Alessandra Mariani. A vuoto le prime telefonate per cercare un ente specializzato, infine la dritta giusta: il centro di recupero rapaci di Fabriano. «Al Cras di Fabriano - dice la Mariani - dapprima mi hanno dato indicazioni per verificare lo stato di salute del rapace».
Ed è qui che è scattato il meccanismo di difesa del rapace nonostante le carezze e i movimenti a cui veniva sottoposto. Nulla, la civetta era morta. L’ispettrice l’ha avvolta nel sacchetto, per smaltirla, ed ecco il colpo di scena: un fremito dalla coda. Nello stesso momento, è stata contattata di volontari del centro che le volevano spiegare proprio di stare attenta a questo fenomeno. Gli occhi gialli spalancati hanno rassicurato tutti fino all’arrivo dei volontari che hanno preso in carico la civetta. «Gli animali - ha concluso la Mariani - sono i nostri maestri di vita. Coraggio, impegno, forza sono solo alcune delle qualità che mettono a nostra disposizione per andare avanti e migliorarci». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico