NUMANA - Erano partiti da Civitanova Marche per consegnare droga tra Ancona e la Romagna. Si erano messi in viaggio pensando che nessuno potesse ostacolarli sulla corsia nord...
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La pausa è andata male. Ed è andata ancora peggio quando i militari, durante una perquisizione domiciliare, hanno trovato altra droga, tra cui hashish e oppiacei. Entrambi sono stati ammanettati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Ieri, il giudice Francesca De Palma ha convalidato gli arresti. Per i due compagni, difesi dall’avvocato Roberto Gusmitta, ci sono stati esiti diversi: lei, una 35enne originaria della Repubblica Domenicana, è tornata in libertà. Lui, poco più grande e residente a Civitanova, è stato messo ai domiciliari in attesa del processo. Il blitz dei baschi verdi è scattato durante un servizio di controllo in autostrada. Ad attirare la loro attenzione è stata un’auto con a bordo i due fidanzati. «Stiamo andando a Milano Marittima» hanno detto, giocando la carta del divertimento del sabato sera sulla costa romagnola. Sospettando che nascondessero qualcosa, i militari hanno preferito perquisire la vettura. Dopo aver cercato in ogni angolo, alla fine la droga è saltata fuori da un anfratto ricavato dal vano della ruota di scorta, nel portabagagli. Dentro, c’erano cocaina e marijuana, pronte per essere spacciate, già forse nella piazza anconetana e poi in Romagna. Altre sostanze, oppiacei e un quantitativo minimo d’erba, sono stati trovati nell’appartamento di lui. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico