NUMANA - Ventidue multe nell’arco di un mese. Possibile? Chiedetelo al signor Giuliano Cassoli, pensionato di 65 anni. Quasi ogni giorno il postino suona alla porta, nella sua...
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“Mia moglie è malata e quello è l’unico momento della giornata in cui posso concedermi una passeggiata in spiaggia”, racconta. Ma in quella fascia oraria, la scorsa estate, la zona era interdetta alla circolazione da mezzanotte alle 7 del mattino. Implacabile l’occhio elettronico che ad agosto ha ripetutamente immortalato l’auto del signor Cassoli oltrepassare il varco attivo. Di qui la sfilza di multe, alcune pagate tempestivamente (74 euro), altre con la maggiorazione, per una sanzione che complessivamente supera i 1700 euro. Le ultime due contravvenzioni gli sono state recapitate ieri, mentre in un’altra circostanza gli erano state notificate 9 multe tutte insieme. Il pensionato si è rivolto al Comando della polizia municipale di Numana, invano. “Sono il primo ad ammettere di aver sbagliato - dice - ma l’ho fatto in buona fede perché non mi sono mai accorto di quel divieto. Ad un vigile ho spiegato le mie ragioni, ma non c’è stato verso: sono stato invitato a pagare e basta. Ma io mi chiedo: compito della polizia dovrebbe essere quello di tutelare i cittadini o sbeffeggiarli? So che l’ignoranza non è una giustificazione - continua Cassoli - ma avrebbero potuto benissimo contattarmi nel momento in cui hanno visto che ogni giorno la mia auto era parcheggiata nello stesso punto e sempre alla stessa ora. Pagherò le mia multe perché sono una persona per bene. Ma mi sento perseguitato e onestamente sono disgustato”.
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