Furti e danni nei ristoranti, saccheggiati gli chalet sul lungomare. Gli operatori della riviera infuriati

I tavoli del Chioschetto a Numana
NUMANA - Tre furti in poche settimane e, assieme alle prime luminarie del Natale, si accendono i riflettori sul tema della sicurezza nella Riviera del Conero. A farne le spese due...

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NUMANA - Tre furti in poche settimane e, assieme alle prime luminarie del Natale, si accendono i riflettori sul tema della sicurezza nella Riviera del Conero. A farne le spese due delle poche attività ricettive rimaste aperte sul lungomare di Numana a stagione balneare conclusa. Poco conta se l’entità relativamente esigua del maltolto lascerebbe supporre che ad agire sia stato qualche sbandato arrangiatosi a ladruncolo. Resta infatti l’amarezza di un gesto che scoraggia chi, nella città svuotata dai turisti, continua ugualmente ad offrire un servizio ai residenti, ai lavoratori e agli abitanti delle città vicine.

 


L’ultimo episodio risale a venerdì notte, quando dal bar “Il Chioschetto” in via Litoranea sono sparite 18 sedie. Anche in passato il locale aveva subito un furto simile. E’ stata la titolare a darne notizia su Facebook in un post dai toni ironici che ha incassato la solidarietà di cittadini e colleghi. «Ci hanno risparmiato la fatica di caricarle sul furgone per portarle a casa quando chiuderemo per ferie» ha scritto Michela Totaro sul gruppo Dibattito Numanese. Per poi aggiungere: «Ti fanno passare la voglia di stare aperto». Altri due furti sono stati segnalati ai danni del ristorante Les Parasols, all’inizio del centro abitato di Marcelli. 


«Nell’ultimo mese e mezzo i ladri sono entrati nel nostro bar due volte» ha reso noto l’osimano Roberto Moretti che gestisce il locale rinomato per la cucina gourmet e il servizio colazioni la mattina. Non solo raid ladreschi ma anche atti vandalici, giovedì è stata rigata la fiancata dell’auto della consigliera di minoranza Priscilla Caruso (Siamo Numana) parcheggiata in piazza con pass residenti regolarmente esposto. L’11 novembre era stata invece la stessa amministrazione comunale a denunciare attraverso i social le condizioni di degrado in cui era stato ridotto il campetto Pepa, pieno di rifiuti al punto da imporne la chiusura fino a giovedì scorso. Oltre al monito, l’Ente aveva rivolto un appello «al senso di responsabilità di chi usufruisce di questo bene comune affinché la comunità possa tornare a goderne».

«Gli ultimi episodi fraudolenti accaduti in pieno lungomare è un ulteriore campanello di allarme che si aggiunge ai vari episodi di vandalismo che questa estate hanno imperversato in Riviera – interviene il coordinatore del circolo territoriale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Monaco -. Abbiamo chiesto quindi un urgente incontro con il sindaco per valutare serenamente la situazione e mettere a disposizione dell’Amministrazione il supporto dei propri consiglieri regionali per attivare le opportune azioni di tutela del patrimonio in sinergia con le forze dell’ordine». 

 

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Corriere Adriatico