Musica dopo l’una e nuovi club in centro Ancona by night si accende in 9 mosse

Musica dopo l’una e nuovi club in centro Ancona by night si accende in 9 mosse
ANCONA - Circa 70 attori economici si sono riuniti e hanno dato vita al gruppo “SpingiAmo Ancona” e a un documento con nove proposte per rilanciare la movida e la vita...

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ANCONA - Circa 70 attori economici si sono riuniti e hanno dato vita al gruppo “SpingiAmo Ancona” e a un documento con nove proposte per rilanciare la movida e la vita notturna. Tra i firmatari del documento, compaiono i titolari del bar Giuliani, del bar 7 Piazza Diaz, del Santa Monica, del Sui, del Mood Club, del Raval, del bar La Rotonda. E ancora Paolo Bonetti per Spiaggia Bonetti, i rappresentanti de La Cupa e di Asilo Politico e tanti altri, per i quali è necessario «avviare al più presto un percorso che porti Ancona ad essere un luogo vivo e vissuto, attrattivo per i giovani». 


 

Per far sì che la città investa in cultura, aggregazione e intrattenimento e che i giovani non si dirigano solo nelle città vicine, come Senigallia e Civitanova, i firmatari hanno sottoscritto un documento con nove proposte. «Chiediamo per tutti i locali un’estensione della fascia oraria notturna – spiega Gabriele Matarazzo, dj e organizzatore di eventi – in cui poter suonare e produrre musica. Al momento il regolamento acustico comunale prevede musica fino a mezzanotte, con alcune deroghe fino all’una. Noi proponiamo musica fino all’una, almeno nel periodo estivo o tutto l’anno, e deroghe con orari oltre l’una, in base alla zonizzazione di Ancona». I sottoscrittori del documento chiedono infatti di prevedere tre aree: A zona isolata (ad esempio porto, sotto al Passetto, Baraccola), B zona abitata e C zona protetta, in modo tale da modulare e regolamentare l’attività di intrattenimento in relazione ai diversi contesti urbani. «Immaginiamo – spiega Matarazzo – una serie di deroghe in tema di orari e decibel: per la zona A 12 deroghe annuali, per la zona B 6 deroghe all’anno, per la zona C 2 deroghe». Un’altra questione riguarda il Piano regolatore che «non prevede la possibilità di poter costruire un club in centro. Chiediamo quindi che possa essere modificato, tramite una variante, per prevedere le idonee destinazioni d’uso per l’apertura di club notturni nella zona centrale della città». Tra le richieste, anche «l’utilizzo agevolato del PalaPrometeo, immaginando cinque date annuali per eventi notturni dedicati ai giovani da organizzare in collaborazione con le scuole superiori e con le rappresentanze studentesche universitarie, nelle quali il Comune possa concedere la struttura a prezzi ridotti fino all’80%». 

Ancona è anche una città universitaria e i sottoscrittori chiedono «l’istituzione di una navetta notturna che colleghi il centro con i quartieri periferici, in particolare con Torrette e Tavernelle».

Inoltre il Comune dovrebbe «stilare congiuntamente agli operatori del settore un programma annuale di eventi costanti (entertainment) con l’obiettivo di costruire un diverso clima in città, utile a ripopolarla e rianimarla 365 giorni l’anno». «In questa città – sottolinea Riccardo Rotini del centro sociale Asilo Politico – ci sono tanti locali sfitti e il Comune potrebbe metterli a disposizione delle realtà sociali, associative e culturali». 


«Chiediamo anche la semplificazione e lo snellimento delle procedure burocratiche inerenti l’organizzazione di eventi – dice Leonardo Giorgetti, dj e organizzatore di eventi – l’apertura dello Sportello unico per il pubblico spettacolo e la messa a rete dei parchi verdi cittadini dentro un programma di utilizzo estivo per festival, spettacoli, mostre all’aperto». «Questo documento – sottolinea Francesco Rubini, consigliere di Aic, che ha sostenuto il percorso del gruppo SpingiAmo Ancona – è stato sottoscritto da soggetti diversi, dai centri sociali ai bar, e ciò testimonia che è necessario avviare una discussione sulla movida». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico