Murale no-Tav, il giudice di Torino assolve Blu: «Nessun vandalismo, è ornamento»

Murale no-Tav, il giudice di Torino assolve Blu: «Nessun vandalismo, è ornamento»
Il giudice del tribunale di Torino ha sdoganato la street art assolvendo dal reato di imbrattamento uno dei suoi esponenti più in vista, il 41enne...

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Il giudice del tribunale di Torino ha sdoganato la street art assolvendo dal reato di imbrattamento uno dei suoi esponenti più in vista, il 41enne anconetano conosciuto semplicemente come Blu. Non è vandalismo, la street art è un lavoro che regala «ornamento, valore e visibilità ad un'opera pubblica grigia e anonima».  Il writer marchigiano era stato processato perché nel 2015 fu trovato dai carabinieri in Valle di Susa, nella zona di Chiomonte, mentre, sotto gli occhi di una trentina di attivisti No Tav, tracciava un grande murale sulla parete in cemento di un sottopasso ferroviario: un treno-serpente che si morde la coda con ruspe che girano in cerchio, intorno a un mucchio di denaro, insieme a carri armati e auto della polizia.

Il murale critica al Tav Torino-Lione

La procura subalpina aveva disposto la citazione a giudizio. Al processo gli avvocati difensori Valentina Colletta e Claudio Novaro hanno fatto intervenire lo storico dell'arte, Tommaso Montanari, che ha collocato Blu fra le punte di diamante della street art non solo in Italia, ma in Europa. Il giudice, Franco Giardino Roch, ha raccolto la sua testimonianza e ha concluso che «il fatto non sussiste» (per l'artista e per le quattro persone che lo avevano accompagnato sul posto). La sentenza è stata pronunciata a maggio. Nelle motivazioni, depositate qualche tempo dopo, il magistrato ha condensato il ragionamento che lo ha portato all'assoluzione.

 

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Corriere Adriatico